Cielo e Inferno

Emanuel Swedenborg

W E B   L I B R O

(17) LE QUATTRO REGIONI NEL CIELO


(141) Nel cielo come nel mondo ci sono quattro regioni, l’oriente, il mezzogiorno, l’occidente e il settentrione, determinate in entrambi i mondi dal rispettivo sole: nel Cielo dal sole del Cielo che è il Signore, nel mondo dal sole del mondo. Tuttavia tra le regioni del Cielo e le regioni del mondo ci sono parecchie differenze. Prima di tutto, nel mondo si chiama mezzogiorno il punto in cui il sole è alla massima altezza al di sopra della terra, e settentrione la posizione opposta; oriente il punto in cui sorge agli equinozi, e occidente quello in cui tramonta nelle stesse epoche. Nel mondo tutte le regioni sono determinate dal mezzogiorno. In Cielo si chiama oriente il punto in cui il Signore appare come sole; al punto diametricalmente opposto è l’occidente; a destra nel Cielo c’è il mezzogiorno e a sinistra il settentrione. In Cielo tutte le regioni sono determinate dall’oriente. Si chiama oriente il punto in cui il Signore appare come sole, perché ogni origine della vita viene da lui come sole. Nella misura in cui gli angeli ricevono calore e luce, o amore e intelligenza dal Signore, si dice che il Signore sorge presso di loro. Nella scrittura il Signore è chiamato anche Oriente.

(142) In secondo luogo, gli angeli hanno in faccia l’oriente, dietro di loro c’è l’occidente, a destra il mezzogiorno e a sinistra il settentrione. Ciò può difficilmente essere capito nel mondo in cui l’uomo si può voltare in tutte le direzioni, e quindi si rende necessaria una spiegazione. Tutto il Cielo si volge verso il Signore come verso il suo centro comune, e quindi tutti gli angeli si volgono verso il centro. Ogni direzione, anche sulla terra, tende verso un centro comune, e questo è noto. Però la direzione in Cielo differisce da quella nel mondo; nel Cielo la direzione viene espressa dall’interiorità degli angeli, la quale si esprime sul loro volto. Ne risulta perciò che è il loro volto che determina le regioni.

(143) In qualunque maniera voltino la loro faccia e il loro corpo, gli angeli guardano verso oriente; ciò può difficilmente essere capito nel mondo, perché l’uomo ha sempre in faccia la regione verso la quale si volta. Gli angeli come gli uomini voltano i loro visi e i loro corpi come desiderano, tuttavia gli angeli hanno sempre l’oriente davanti agli occhi. Negli angeli i movimenti della faccia e del corpo non sono come presso gli uomini, perché hanno una diversa origine; sembrano simili ma non lo sono, perché essi derivano dall’amore che regna sovrano. Da questo amore vengono tutte le determinazioni negli angeli e negli spiriti. Avendo avuto un gran numero di esperienze, mi è stato concesso di sapere e di rendermi conto che gli angeli hanno costantemente il Signore davanti alla faccia. Tutte le volte che mi sono trovato in società con gli angeli, ho notato davanti al mio viso la presenza del Signore, che sebbene non fosse visto veniva tuttavia percepito nella luce; gli angeli più volte mi hanno confermato che è così. Dato che il Signore è costantemente davanti alla faccia degli angeli, nel mondo si dice che coloro che credono in Lui e L’amano hanno Dio davanti agli occhi e davanti alla faccia, Lo guardano e Lo vedono. L’uomo si esprime così in base al mondo spirituale, perché nel linguaggio umano molte espressioni vengono di là, anche se l’uomo non lo sa.

(144) Questo orientamento del volto e del corpo verso il Signore è una delle meraviglie del Cielo; là molti possono essere in uno stesso luogo e volgere la faccia e il corpo uno da una parte e uno dall’altra, e tuttavia tutti vedono il Signore davanti a loro, e ognuno ha il mezzogiorno alla sua destra, il settentrione alla sua sinistra e l’occidente dietro. Al numero delle meraviglie va aggiunta anche questa: sebbene tutti gli sguardi degli angeli siano rivolti verso oriente, ciò nonostante hanno la visione anche delle altre tre regioni, che guardano con la vista interiore che appartiene al pensiero. Ecco un’altra meraviglia: non è mai permesso a nessuno, in Cielo, di stare dietro a un altro e di guardare verso il suo occipite: questo infatti turberebbe l’influsso del bene e del vero che proviene dal Signore.

(145) Gli angeli guardano il Signore in una maniera e il Signore guarda gli angeli in un’altra maniera. Gli angeli guardano il Signore con gli occhi, ma il Signore guarda gli angeli con la fronte. Li guarda così perché la fronte corrisponde all’amore, e il Signore influisce attraverso l’amore sulla loro volontà e fa in modo di esser visto con gli occhi perché questi corrispondono all’intelletto.

(146) Le regioni nel Cielo che costituiscono il regno celeste del Signore differiscono da quelle che costituiscono il suo regno spirituale, perché il Signore appare come sole agli angeli che sono nel regno celeste, ma appare come luna a quelli che sono nel regno spirituale, e l’oriente è il punto in cui il Signore appare. La distanza tra il sole e la luna è di trenta gradi; di conseguenza c’è questa stessa distanza tra le stesse regioni dei due regni.

(147) Quanto fin qui detto mostra quale sia la presenza del Signore nei Cieli, egli è ovunque e presso ciascuno nel bene e nel vero che procedono dal Signore. La percezione della presenza del Signore è nell’interiorità degli angeli, così che essi sono nel Signore e il Signore in loro. Sta scritto infatti nel Vangelo: Rimanete in me e io in voi (Giovanni XV, 4) - Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui (Giovanni VI, 56). La carne del Signore significa il divino bene e il sangue la divina verità.

(148) Nei Cieli tutti gli abitanti sono distinti a seconda delle regioni; a oriente e occidente abitano coloro che sono nel bene dell’amore: a oriente coloro che di questo bene hanno una percezione chiara, a occidente coloro che ne hanno una percezione oscura. A mezzogiorno e settentrione coloro che sono nella saggezza di questo bene: a mezzogiorno coloro che sono nella luce chiara della saggezza, a settentrione coloro che sono nella percezione oscura della saggezza. Gli angeli che sono nel mondo spirituale del Signore vivono allo stesso modo di quelli che sono nel regno celeste, con la differenza però che gli uni vivono secondo il bene dell’amore e gli altri secondo la luce del vero. L’amore nel regno celeste è l’amore per il Signore, e la luce del vero che da esso procede è la saggezza; mentre l’amore nel regno spirituale è l’amore verso il prossimo, e questo amore è chiamato carità, e la luce del vero che ne deriva è l’intelligenza che è chiamata anche fede. Gli angeli differiscono anche quanto alle regioni, perché queste nell’uno e nell’altro regno si trovano ad una distanza di trenta gradi, come è stato detto al numero 146.

(149) In ogni società del Cielo gli angeli sono disposti tra di loro alla stessa maniera: a oriente sono coloro che si trovano a un più alto grado di amore e carità, a occidente quelli che sono a un grado minore; a mezzogiorno coloro che sono in una più grande luce di saggezza e intelligenza, a settentrione coloro che sono in una luce minore. Hanno diversa collocazione perché ogni società rappresenta il Cielo ed è il Cielo in una forma più piccola. Il Signore provvede a far sì che in ogni società ci siano angeli di tutti i generi, affinché il Cielo sia, quanto alla forma, simile a lui in ogni sua parte. Va detto inoltre che le società che si trovano ad oriente superano in eccellenza le società dell’occidente, e quelle del mezzogiorno superano quelle del settentrione.

(150) Le regioni nei Cieli sono conformi alle qualità dei loro abitanti, cioè l’oriente rappresenta l’amore e il bene dell’amore in una percezione nitida e chiara; l’occidente le stesse qualità in percezione meno chiara; il mezzogiorno la saggezza e l’intelligenza in una luce chiara; il settentrione le stesse cose in una luce oscura.

(151) Il contrario avviene per coloro che sono all’inferno: essi non guardano verso il Signore come sole o luna, ma guardano dal lato opposto verso le tenebre fitte che sostituiscono il sole del mondo, e verso un’altra cosa oscura che è il posto della luna della terra. Ne deriva che queste regioni sono opposte alle regioni del Cielo: il loro oriente è là dove si trovano le tenebre e l’oscurità; il loro occidente è là dove c’è il sole del Cielo; il loro mezzogiorno a destra e il loro settentrione a sinistra; e questo in qualunque modo rivolgano il loro corpo. E non può essere diversamente perché tutto in loro gravita nella direzione opposta al Signore. In Cielo tutto è orientato in base all’amore, invece all’inferno regna l’amore per se stessi e per il mondo, e questi amori sono opposti all’amore verso il Signore e all’amore verso il prossimo; ne deriva che chi è all’inferno si volge verso l’oscurità che è diametricalmente opposta al Signore.

(152) Quando uno spirito malvagio viene tra i buoni, le regioni sono confuse al punto che i buoni sanno appena dove si trova il loro oriente. Qualche volta me ne sono reso conto io stesso, e ne ho sentito parlare dagli spiriti che se ne lamentavano.

(153) A volte gli spiriti malvagi appaiono rivolti verso le regioni del Cielo; essi hanno allora la comprensione e la percezione del vero, ma non hanno alcuna affezione per il bene; così quando tornano nelle loro regioni non hanno più alcuna intelligenza né alcuna percezione del vero e dicono che le verità che hanno sentito e percepito non sono verità ma falsità; e pretendono addirittura che ciò che è falso diventi vero.