Cielo e Inferno

Emanuel Swedenborg

W E B   L I B R O

(22) LE ABITAZIONI E LE DIMORE DEGLI ANGELI


(183) Dato che in Cielo ci sono delle società e gli angeli vivono come gli uomini, essi hanno anche delle abitazioni che, anch’esse, sono diverse a seconda dello stato di vita di ciascuno, magnifiche per coloro che sono in uno stato più alto, meno splendide per chi si trova in uno stato meno elevato. Qualche volta ho parlato con gli angeli delle abitazioni che ci sono in Cielo, e loro mi hanno detto che al giorno d’oggi non c’è quasi più nessuno che crede che in Cielo ci siano abitazioni e dimore, gli uni perché non le vedono, gli altri perché non sanno che gli angeli sono uomini, altri ancora perché credono che il Cielo angelico sia quello che vedono coi loro occhi intorno a loro. Dato che questo cielo appare vuoto ed essi immaginano che gli angeli siano forme eteree, ne concludono che gli angeli vivono nell’etere. Inoltre non riescono a concepire che nel mondo spirituale ci siano cose simili a quelle del mondo naturale, perché non hanno alcuna nozione di ciò che è spirituale. Gli angeli mi hanno detto che sanno che oggi nel mondo regna una tale ignoranza, e si stupivano di trovarla soprattutto all’interno della Chiesa, e più presso coloro che sono definiti intelligenti che presso i semplici. Hanno aggiunto che basterebbe leggere la Scrittura per sapere che gli angeli sono uomini, perché quelli di loro che sono stati visti erano come uomini. Lo stesso è avvenuto col Signore, che ha portato con sé tutta la sua umanità. Poiché dunque gli angeli sono uomini, essi hanno dimore e abitazioni. Contrariamente all’opinione ignorante di qualche uomo, opinione che gli angeli chiamano follia, essi non volano nell’aria e non sono dei soffi, sebbene vengano chiamati spiriti.

(184) Gioverà presentare a questo proposito le mie esperienze. Ogni volta che ho parlato con gli angeli, faccia a faccia, mi sono trovato con loro nelle loro dimore. Le loro abitazioni sono come quelle della terra, ma più belle. Vi si trova un gran numero di camere e stanze da letto; ci sono dei cortili circondati di giardini, prati e campi. Là dove gli angeli sono consociati, le abitazioni sono contigue, una accanto all’altra, disposte in forma di città, con delle piazze, delle strade e dei mercati, in tutto simili alle città della nostra terra. Mi è stato concesso di percorrerle, di esaminarle in tutti i sensi, e a volte anche di entrare nelle case. Questo mi è stato concesso in perfetto stato di veglia, mentre la mia vista interiore era aperta.

(185) Ho visto dei palazzi in Cielo così magnifici che non possono essere descritti; in alto brillavano come se fossero stati di oro puro, in basso sembravano di pietre preziose. Questi palazzi erano uno più splendido dell’altro, dentro come fuori. Gli appartamenti erano decorati in una maniera che non ci sono parole per descriverli: sul lato rivolto a mezzogiorno c’erano dei giardini paradisiaci dove tutto era risplendente, e in certi punti le foglie erano come d’argento e i frutti come d’oro. I fiori nei giardini formavano coi loro colori delle specie di arcobaleni. Alle estremità di questi giardini si vedevano altri palazzi che chiudevano la visuale. I monumenti architettonici del Cielo sono tali che si potrebbe dire che l’arte ha raggiunto in essi la sua perfezione, il che non deve stupire perché è un’arte celeste. Gli angeli dicevano che queste cose, ed altre in numero infinito ancora più perfette, sono poste dal Signore davanti ai loro occhi, ma esse allietano più la loro mente che la loro vista, perché in ognuna essi vedono le corrispondenze e attraverso queste, le cose divine.

(186) Gli angeli mi hanno anche detto che non soltanto i palazzi e le case, ma anche tutte le cose in generale e in particolare che si trovano dentro e fuori di questi sono corrispondenze date dal Signore. La casa in generale corrisponde al loro bene. Tutte le cose che sono dentro la casa corrispondono alle cose diverse di cui si compone il bene, e tutto ciò che è fuori al vero che deriva dal bene, e anche alle percezioni e alle conoscenze. Poiché la casa e le sue dipendenze corrispondono al bene e al vero, corrispondono anche al loro amore e di conseguenza alla loro saggezza e intelligenza, poiché l’amore fa parte del bene, la saggezza fa parte del bene e del vero, e l’intelligenza fa parte del vero che procede dal bene. Tali sono le cose che gli angeli percepiscono quando considerano questi oggetti, ed è per questo che gli oggetti allietano più la loro mente che i loro occhi.

(187) Vedendo queste cose ho capito chiaramente perché il Signore è chiamato il Tempio di Gerusalemme (Giovanni II, 19 e 21); e perché la Nuova Gerusalemme appare d’oro puro, con le porte di perle e le fondamenta di pietre preziose (Apocalisse XXI). Il tempio rappresenta la natura divina e umana del Signore; la Nuova Gerusalemme significa la Chiesa che deve essere fondata. Le dodici porte rappresentano le verità che conducono al bene, e le fondamenta le verità su cui la Chiesa sarà fondata.

(188) Gli angeli che costituiscono il regno celeste del Signore abitano di solito in luoghi molto alti, che appaiono come montagne coperte di terra erbosa. Gli angeli del regno spirituale abitano in luoghi meno elevati, che appaiono come colline. Ma gli angeli che sono nelle parti più basse del Cielo abitano in luoghi che appaiono come rocce. Tutto questo ha un significato in base alle corrispondenze; per questo nella Scrittura le montagne significano l’amore celeste, le colline l’amore spirituale e le rocce la fede.

(189) Ci sono anche degli angeli che non vivono consociati, ma isolati, casa per casa. Essi abitano al centro del Cielo perché sono i migliori tra gli angeli.

(190) Le case in cui abitano gli angeli non sono costruite come quelle del mondo; esse sono donate gratuitamente dal Signore, a ciascuno secondo la ricezione del bene e del vero. Queste case cambiano anch’esse un po’ a seconda dello stato interiore degli angeli. Gli angeli dicono di aver ricevuto dal Signore tutto ciò che possiedono, e tutto ciò di cui hanno bisogno è loro donato gratuitamente.