Cielo e Inferno

Emanuel Swedenborg

W E B   L I B R O

(31) LA SAGGEZZA DEGLI ANGELI DEL CIELO


(265) E’ difficile capire qual è la saggezza degli angeli del Cielo, perché essa è infinitamente più elevata di quella degli uomini, al punto che non c’è paragone possibile; infatti ciò che è trascendente sembra inesistente a noi uomini. Per descriverla bisogna far riferimento a cose sconosciute, che in quanto tali sono per noi come ombre che nascondono tutte le cose. Tuttavia queste cose possono essere sapute e comprese, a condizione che l’anima ne ricavi gioia; infatti la gioia deriva dall’amore e porta alla luce. Questa luce risplende dal Cielo per coloro che amano le cose divine e la celeste saggezza, e porta all’illuminazione.

(266) Si può capire qual è la saggezza degli angeli considerando che essi sono nella luce del Cielo, che nella sua essenza è divina verità e divina saggezza. Essa rischiara al tempo stesso la loro vista interiore, che è quella mentale, e la loro vista esteriore, che è quella degli occhi. Gli angeli sono anche nel calore celeste, che nella sua essenza è divino bene o divino amore, e da questo deriva loro l’affetto e il desiderio di essere saggi. I pensieri degli angeli non sono diretti alle cose terrene e materiali, né intrisi di inquietudini come lo sono i pensieri umani a causa delle necessità della vita; non sono dunque distolti dai piaceri della saggezza come avviene agli uomini. Tutto ciò che serve è dato gratuitamente agli angeli dal Signore, essi sono vestiti, nutriti e alloggiati gratuitamente. In più essi sono gratificati di piaceri e gioie a seconda della ricezione individuale della saggezza divina. Ho scritto queste cose affinché si sappia da dove gli angeli traggono una così grande saggezza.

(267) Gli angeli possono ricevere una così grande saggezza perché la loro interiorità è stata aperta. Naturalmente ci sono tre gradi di saggezza, in rapporto ai tre diversi Cieli; ne risulta che la saggezza degli angeli del Cielo intimo supera quella degli angeli del Cielo intermedio, e questa quella degli angeli del Cielo ultimo. Tuttavia la saggezza degli angeli dell’ultimo Cielo supera di gran lunga quella dell’uomo, perché l’uomo è legato alla corporeità e alla sensualità del corpo. Gli uomini che pensano e agiscono unicamente in base alla sensualità del corpo, non possiedono alcuna saggezza, ma soltanto un po’ di scienza. Molto diverse sono le cose per quegli uomini i cui pensieri sono stati elevati al di sopra della sensualità, e a maggior ragione per coloro la cui interiorità è aperta alla luce del Cielo.

(268) La comunione di tutte le cose nei Cieli consente di capire quanto è grande la saggezza degli angeli. Essendo il Cielo una comunione di tutti i beni, l’intelligenza e la saggezza dell’uno sono comunicati all’altro, perché l’amore celeste è tale che ognuno desidera che ciò che possiede sia dato anche all’altro. Infatti nessuno in Cielo concepisce il bene per sé, ma soltanto in rapporto agli altri; ne deriva la felicità del Cielo, che deriva dal divino amore del Signore.

(269) La saggezza degli angeli non può essere descritta con le parole, ma soltanto illustrata con qualche esempio. Gli angeli possono esprimere con una sola parola quello che gli uomini non possono esprimere in mille parole; inoltre in una sola parola angelica sono celate innumerevoli cose che non possono essere espresse dalle parole di una lingua umana. In ciascuna delle parole pronunciate dagli angeli c’è un concatenamento continuo di segreti di saggezza, cui le scienze umane non avranno mai accesso. Inoltre ciò che gli angeli non possono esprimere con le parole della loro lingua, lo esprimono coi suoni che contengono le affezioni delle cose. Gli angeli possono esprimere in poche parole le cose scritte in un volume; e gli angeli del Cielo capiscono da poche parole la vita intera di colui che parla. Si vede bene dunque che la saggezza degli angeli sta alla saggezza umana come una miriade sta a uno; o come i mille e mille dettagli di un oggetto visto al microscopio stanno all’insieme, che a occhio nudo sembra oscuro. 

(270) Dirò ora qualcosa della saggezza degli angeli del terzo Cielo, o Cielo intimo, e mostrerò di quanto essa supera quella degli angeli del primo Cielo. La saggezza degli angeli del terzo Cielo è incomprensibile anche per gli angeli del primo Cielo, in quanto l’interiorità degli angeli del terzo Cielo è stata aperta al terzo grado, mentre quella degli angeli del primo Cielo è stata aperta al primo grado. Di conseguenza le divine verità sono come impresse nell’intimo degli angeli del terzo Cielo. Gli angeli stessi mi hanno detto che la saggezza degli angeli del terzo Cielo e quella degli angeli del primo Cielo sono diverse come la luce è diversa dal buio. Essi hanno paragonato la saggezza degli angeli del terzo Cielo a un magnifico palazzo pieno di tutto ciò che serve e collocato al centro del paradiso, con oggetti magnifici di ogni genere. Questi angeli, essendo nella verità della saggezza, possono entrare nel palazzo e vedere ogni cosa, passeggiare in ogni parte del paradiso e godere di tutto ciò che vi si trova. Chi invece non partecipa di una tale saggezza, non può neppure avvicinarsi all’entrata del palazzo della saggezza, e ancor meno entrarvi e passeggiare nel paradiso. Invece coloro che sono nel vero possono avanzare senza limite, vedere ogni cosa e percorrere spazi sconfinati. Mi è stato detto anche che la saggezza degli angeli del Cielo intimo consiste principalmente nel vedere gli aspetti divini e celesti di ogni cosa, nel percepire l’interiorità di ogni oggetto e le sue corrispondenze.

(271) Gli angeli del terzo Cielo sono tali perché sono interamente immersi nell’amore per il Signore; essi sono continuamente perfezionati in saggezza, attraverso le predicazioni, e quello che odono giunge direttamente alla loro volontà e diviene parte della loro vita stessa.

(272) In Cielo, il motivo principale della grande saggezza degli angeli è che essi sono privi di amore per se stessi. Chi invece è ricolmo di amore per se stesso, è nelle tenebre per quello che riguarda le cose del Cielo, mentre possiede una certa luce con riferimento alle cose del mondo. Gli angeli però, non avendo questo amore per se stessi, sono nella luce della saggezza, perché l’amore celeste apre le porte interiori verso le divine verità.

(273) Gli angeli sono continuamente perfezionati in saggezza, ma possono esserlo per l’eternità perché la saggezza divina è infinita, mentre quella degli angeli è finita. E tra infinito e finito non c’è rapporto.

(274) Dato che la saggezza perfeziona gli angeli e costituisce la loro vita, ne risulta che gli angeli desiderano e ricercano ardentemente questa saggezza, allo stesso modo che l’uomo affamato desidera e cerca cibo. La scienza, l’intelligenza e la saggezza sono un nutrimento spirituale, come il cibo è un alimento naturale; essi si corrispondono mutualmente.

(275) In uno stesso Cielo, e anche in una stessa società, gli angeli sono a livelli diversi di saggezza. Coloro che sono nella saggezza maggiore occupano il centro, coloro che possiedono una saggezza minore sono alla periferia.