Cielo e Inferno

Emanuel Swedenborg

W E B   L I B R O

(33) LO STATO DI PACE IN CIELO


(284) Chi non ha vissuto la pace del Cielo, non può comprendere la pace in cui si trovano gli angeli. Fintanto che l’uomo vive nel corpo, non può capire questa pace, perché la conoscenza umana è legata alle cose naturali. Chi vuole capirla, deve poter elevare il suo pensiero e allontanarlo dal corpo, finché giunge accanto agli angeli. Dato che io appunto in questo modo ho sperimentato la pace del Cielo, posso descriverla – però non come essa è, perché le parole umane non sono sufficienti, ma soltanto attraverso il confronto con la pace spirituale di coloro di cui si dice che sono lieti in Dio -.

(285) Esistono due condizioni profonde celesti, l’innocenza e la pace: entrambe procedono direttamente dal Signore. Dall’innocenza deriva tutto il bene del Cielo, e dalla pace tutto il piacere insito nel bene. Il bene e il piacere appartengono all’amore, perché ciò che si ama è definito bene ed è percepito come piacere. Queste due condizioni celesti, l’innocenza e la pace, influenzano gli angeli, provenendo dal Signore.

(286) La divina pace è insita nel Signore e trae la sua esistenza dall’unione della divinità stessa con la divina umanità del Signore. La divina pace del Cielo viene dal Signore e deve la sua esistenza all’unione del Signore con gli angeli del Cielo, e in particolare dall’unione del bene e del vero in ogni angelo; queste sono le origini della Pace. Essa è la fonte di ogni gioia in Cielo, di ogni beatitudine degli angeli, di ogni piacere e di ogni felicità; perciò è chiamata gioia celeste.

(287) In base a quanto sopra detto, il Signore è chiamato Principe della Pace; egli stesso dice che da lui proviene la pace e che in lui vi è pace. Per questa ragione anche gli angeli sono chiamati angeli di pace, e il Cielo è detto dimora di pace, come nel passaggio seguente: Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, PRINCIPE DELLA PACE; grande sarà il suo dominio e la PACE non avrà fine (Isaia 9, 5-6). Gesù disse: Vi lascio la pace, vi dò la mia pace. Non come la d à il mondo, io la dò a voi (Giovanni, 14, 27). E ancora: Vi ho detto queste cose perché abbiate la pace in me (Giovanni 16, 33). Da questi e altri passaggi della Scrittura si può vedere che la pace celeste e divina è l’essenza del Cielo e proviene direttamente dal Signore.

(288) Dato che la pace celeste è il divino stesso, gli angeli la ricevono con grande gioia del cuore e della mente. Questa pace influisce in tutti gli atti e in tutti i pensieri della loro vita. Tuttavia la qualità e la quantità della pace differisce nei Cieli a seconda dell’innocenza di coloro che la provano, perché pace e innocenza vanno di pari passo. E’ quindi evidente che ciò che in precedenza è stato detto dell’innocenza, può essere applicato anche allo stato di pace, poiché pace e innocenza sono congiunte. Così stando le cose, gli angeli del terzo Cielo sono al terzo grado della pace, come sono al terzo grado di innocenza. E gli angeli dei Cieli inferiori sono a gradi inferiori di pace e innocenza. Si può capire questa unione di pace e innocenza considerando i bambini piccoli, che sono nell’innocenza e quindi anche nella pace; e di conseguenza tutto per loro è gioia e divertimento. Però, come è già stato detto, la loro pace è esteriore, mentre la pace interiore, come del resto l’innocenza interiore, esiste soltanto nella saggezza. La pace angelica o celeste esiste anche presso gli uomini che sono nella saggezza; finché vivono nel mondo, questa pace che viene da Dio resta nascosta dentro di loro; si rivela però quando essi lasciano il corpo e entrano in Cielo, perché allora la loro interiorità può aprirsi.

(289) La pace che l’uomo può gustare in Cielo allorché si apre e viene rigenerato può essere paragonata al mattino o all’aurora o alla primavera, quando dopo la notte, al levare del sole, tutte le creazioni della terra ricominciano a vivere e ovunque si diffonde l’odore della vegetazione per effetto della rugiada che scende dal Cielo. La dolce temperatura primaverile dona fertilità al suolo e riempie di felicità le menti umane, perché il mattino o l’aurora in primavera corrispondono allo stato di pace degli angeli in Cielo.

(290) Io mi sono intrattenuto con gli angeli anche sul tema della pace, dicendo loro che nel mondo viene chiamata pace la cessazione delle guerre e delle ostilità tra le nazioni, e delle inimicizie e delle discordie tra gli uomini. Si crede inoltre che la pace interiore sia il riposo dello spirito una volta cessate le inquietudini, e che consista essenzialmente nella tranquillità e nel piacere dopo la riuscita degli affari. Gli angeli mi risposero che tutto ciò sembra appartenere alla pace, ma non è così: la pace autentica viene dal Signore, discende nell’intimo e produce il riposo della mente, la tranquillità dello spirito e la gioia. Coloro che sono invece nel male, non hanno la pace. Sembrano avere un riposo, una tranquillità e un piacere quando le cose vanno secondo i loro desideri, ma questo riposo è esteriore, e non interiore. Nell’intimo divampano inimicizie, odi, desideri di vendetta, crudeltà e desideri malvagi. Non c’è quindi pace ma follia. Tra costoro e gli altri c’è la stessa differenza che esiste tra l’inferno e il Cielo.