Cielo e Inferno

Emanuel Swedenborg

W E B   L I B R O

(61) LE CATTIVERIE E GLI ABOMINEVOLI ARTIFICI DEGLI SPIRITI INFERNALI


(576) Chi riflette e ha la conoscenza delle funzioni della sua mente, può vedere e capire qual è la superiorità degli spiriti sugli uomini. Con la sua mente, l’uomo in un minuto può esaminare, sviluppare e concludere più cose di quante ne possa esprimere in mezz’ora con la parola o la scrittura. Di conseguenza, quando l’uomo diviene spirito, risulta molto superiore. E’ lo spirito che pensa, e attraverso il corpo esprime il suo pensiero parlando e scrivendo. Per questa ragione l’uomo che dopo la morte diviene angelo si trova in una intelligenza e in una saggezza ineffabili in confronto con la sua intelligenza e la sua saggezza di quando viveva nel mondo. Allora il suo spirito era legato a un corpo e viveva nel mondo naturale. Ciò che pensava spiritualmente influiva nelle idee naturali che sono al confronto comuni, grossolane e oscure, e non possono ricevere le cose innumerevoli che appartengono al pensiero spirituale. Diversamente avviene quando lo spirito è liberato dal corpo e torna al suo stato naturale, il che avviene quando passa dal mondo naturale a quello spirituale, che è il suo vero mondo. E’ evidente che allora il suo stato è immensamente superiore a quello precedente. Ne risulta che gli angeli pensano cose ineffabili e inesprimibili, cioè cose che non possono entrare nei pensieri naturali degli uomini. Tuttavia ogni angelo è nato uomo, è vissuto come uomo e allora non aveva l’impressione di essere più saggio di un altro uomo.

(577) La malvagità e l’astuzia degli spiriti infernali sono allo stesso livello della saggezza e intelligenza degli angeli. In effetti il caso è simile, poiché lo spirito dell’uomo, una volta liberato dal corpo, è nel suo bene se è uno spirito angelico, e nel suo male se è uno spirito infernale. Quindi lo spirito angelico pensa, vuole, parla e agisce in base al proprio bene, e lo spirito infernale in base al proprio male. Liberato dai limiti del corpo, lo spirito infernale rivela un’astuzia e una cattiveria che supera ogni immaginazione e si slancia a fare migliaia di cose che non possono essere descritte in nessuna lingua. Attraverso molte esperienze mi è stato concesso di sapere e vedere quali sono, perché il Signore mi ha permesso di essere nel mondo spirituale con lo spirito e al tempo stesso nel mondo naturale col corpo. Posso affermare che la loro malvagità è così grande che nessuno potrebbe descriverla nemmeno in parte. Posso anche attestare che l’uomo non può essere sottratto all’inferno a meno che il Signore non lo protegga, perché l’uomo ha presso di sé degli spiriti infernali così come ha degli angeli del Cielo (vedi n. 292, 293). Se l’uomo non riconosce il divino e non conduce una vita di fede e carità, il Signore non può proteggerlo, perché allora egli si allontana dal Signore e si rivolge agli spiriti infernali riempiendo il suo spirito delle loro malvagità. Tuttavia il Signore distoglie continuamente l’uomo dai mali che egli si attira consociandosi con questi spiriti. Lo distoglie coi legami interiori che appartengono alla coscienza e che non sono compresi se l’uomo nega il divino, e per i legami che sono la paura delle leggi, della perdita del guadagno, della privazione dell’onore e della reputazione. Un tal uomo può quindi essere distolto dal male per amore di sé, però non può essere condotto verso i beni spirituali perché egli simula soltanto il bene, la sincerità e la giustizia allo scopo di persuadere e quindi di ingannare. Questa astuzia si aggiunge al male del suo spirito, così che questo male diviene la natura stessa dell’uomo.

(578) I più malvagi sono coloro che sono stati nell’amore di sé e hanno agito con furberia, perché la furberia penetra profondamente nei pensieri e nelle intenzioni, li impregna di veleno e di conseguenza distrugge ogni vita spirituale dell’uomo. La maggior parte di questi spiriti, chiamati geni, sono nell’inferno posteriore. Il loro piacere consiste nel rendersi invisibili, volteggiare intorno agli uomini come dei fantasmi e introdurre segretamente i mali che essi diffondono intorno a sé come le vipere il veleno; costoro sono tormentati più crudelmente degli altri. Coloro che non sono stati furbi e non si sono nutriti di maligne imposture, ma tuttavia sono stati nell’amore di sé, sono anch’essi all’inferno posteriore, ma meno profondo. Coloro che sono stati nei mali derivanti dall’amore del mondo, sono nell’inferno anteriore e vengono chiamati spiriti. Questi non sono negli stessi mali degli altri, cioè nell’odio e nella vendetta, di conseguenza hanno meno malizia e astuzia. e il loro inferno è meno rigoroso.

(579) Per esperienza, mi è stato consentito di conoscere la qualità della cattiveria di coloro che vengono chiamati geni. Essi operano e influiscono non nei pensieri ma nelle affezioni; le percepiscono, le sentono come i cani fiutano il cinghiale nella foresta. Appena percepiscono affezioni buone, le trasformano in cattive, e lo fanno in maniera così perfida e abile che l’altro non se ne accorge. Evitano con cura che qualcosa entri nel pensiero, perché senza questa precauzione sarebbero scoperti. Nell’uomo si collocano sotto l’occipite. Nel mondo questi geni sono stati uomini che hanno captato artificiosamente gli spiriti degli altri, dirigendoli e persuadendoli attraverso il loro piacere e le loro affezioni. Tuttavia il Signore impedisce a questi geni di accostarsi a quegli uomini per i quali c’è qualche speranza di cambiamento, perché questi geni possono non solo distruggere le coscienze ma anche eccitare negli uomini certi mali ereditari che altrimenti resterebbero nascosti. Quando dopo la morte un uomo simile a questi geni passa all’altra vita, viene subito attratto dall’inferno corrispondente. Quando questi geni vengono esaminati per le loro furberie e i loro artifici, appaiono simili a vipere.

(580) La malvagità degli spiriti infernali risulta evidente dal gran numero dei loro abominevoli artifizi, che richiederebbero molti libri per essere enumerati e descritti. Questi artifizi sono quasi tutti sconosciuti nel mondo. Essi si riferiscono ad abusi delle cose ultime dell’ordine divino, a influenze di pensiero, a operazioni attraverso fantasie, a proiezioni in luoghi dove non sono corporalmente, a persuasioni occulte e menzogne. All’inferno gli spiriti si tormentano reciprocamente con artifizi che sono sconosciuti nel mondo, ad eccezione delle menzogne e delle persuasioni. Non voglio descriverli qui nei particolari perché non sarebbero compresi e perché sono abominevoli.

(581) Il Signore permette i tormenti all’inferno perché i mali non possono essere repressi e domati altrimenti. La paura della pena è l’unico mezzo per tenere la turba infernale in qualche modo legata: altri mezzi non esistono. Senza questa paura della pena e dei tormenti, il male avrebbe libero sfogo e tutto sarebbe distrutto. Lo stesso avverrebbe sulla terra, in un paese dove non ci fossero leggi e punizioni.