Cercare Lavoro

Conservare, Cercare, Cambiare, Trovare  Lavoro  v. 6.1

Il Curriculum Vitae

Il curriculum (o curriculum vitae o CV) è una pagina dove in maniera sintetica fornisci i tuoi dati anagrafici e elenchi le tue principali esperienze di studio e lavoro.

Serve per rispondere alle inserzioni su giornali o siti web, per presentare autocandidature per posta o posta elettronica, per farti ricordare meglio quando ti presenti di persona.

Per trovare lavoro purtroppo non è sufficiente scrivere un CV impeccabile. La forma è importante (errori di grammatica possono ad esempio far scartare la tua candidatura, soprattutto per mansioni dove è richiesto un ottimo italiano) ma quello che è essenziale è la sostanza, cioè che il CV riporti esperienze di lavoro e di studio significative e coerenti con il lavoro per cui ti candidi. Se il contenuto del tuo CV ti sembra poco significativo, e vuoi aumentare il tuo valore sul mercato vedi quanto detto nella sezione Valori Professionali. Cosa offri quando cerchi lavoro?

Se invii il CV per posta o posta elettronica devi aggiungere un messaggio di accompagnamento. Il messaggio di autocandidatura. Se hai poche esperienze di studio e lavoro e il CV non è espressamente richiesto può essere opportuno inviare un semplice messaggio senza CV allegato.

Il CV può essere scritto in molti modi diversi (vari formati sono ad esempio disponibili in word seguendo il percorso file/nuovo/modelli/curriculum). Possono essere di tre tipi:

1. Formato cronologico sintetico. Le esperienze formative e professionali sono scritte in ordine cronologico indicando gli anni di svolgimento, iniziando dalla più recente. Tutte le informazioni sono condensate in una pagina. E’ la forma più comune. Ha lo svantaggio di evidenziare eventuali periodi di inattività.

2. Formato funzionale sintetico: le esperienze formative e professionali vengono indicate in ordine di importanza, senza indicare gli anni in cui sono state svolte. Tutte le informazioni sono condensate in una pagina. Utile per chi ha periodi di inattività o è disoccupato da tempo, anche se quando si usa questo formato i selezionatori ipotizzano periodi di inattività.

3. CV europeo. E’ un tipo particolare di CV cronologico, la cui veste grafica è stata messa a punto dalla Commissione Europea CV europass. I dati sono scritti solo sui 2/3 (in verticale) della pagina. In questo modo il CV si distribuisce su più di una pagina e questo allunga i tempi di lettura. Per questo motivo questo formato non piace alle imprese mentre al contrario è spesso richiesto da agenzie formative e soggetti pubblici. Un altro elemento di difficoltà è che nel CV europeo viene richiesto di indicare le proprie competenze, senza però fornire un elenco da cui scegliere, così si rischia di scrivere cose scontate o che fanno sorridere. In generale, questo formato è utile soprattutto se si hanno poche esperienze formative e professionali.

Alcune indicazioni generali relative a tutti i formati:

  • Devi indicare tutte le tue esperienze di lavoro e di studio; se ne hai molte, puoi eliminare quelle più brevi che non sono coerenti con l’annuncio a cui rispondi; puoi riportare anche eventuali interessi o attività extralavorative, con moderazione e se credi che illustrino meglio la tua capacità.

  • Vanno elencati anche i lavori 'al nero', senza indicarli come tali; quello che interessa al datore di lavoro è che sai fare qualcosa, non se ti hanno pagato regolarmente e versato i contributi.

  • Se inviato per posta, il testo deve essere scritto a computer, a meno che nell’inserzione non sia richiesto diversamente.

Per ogni dubbio nella compilazione del CV chiedi consiglio ai Centri per l’impiego pubblici.