Fissare il tuo obiettivo
Se non ti accontenti di un lavoro qualsiasi, e vuoi fare una ricerca di lavoro e una autovalorizzazione efficace, devi sapere quale lavoro vorresti svolgere, cioè avere un obiettivo professionale.
Può trattarsi di un obiettivo ben definito ("Voglio fare la guida turistica") o ancora generico ("Voglio lavorare nel turismo"), ma devi averlo.
Perché devi avere un obiettivo?
Perché arrivare a un livello di conoscenze teoriche o pratiche significative (che ti faccia cioè preferire agli altri candidati) richiede un impegno continuato nel tempo in una direzione precisa. Non basta di solito leggersi un solo libro, o per esempio praticare inglese per 1 mese.
Perché per condurre una ricerca di lavoro efficace devi sapere quali sono i datori di lavoro da contattare e personalizzare i tuoi strumenti di ricerca (curriculum, messaggio di accompagnamento al curriculum).
Se non sai esattamente che lavoro vorresti svolgere, rischi di fare una ricerca e una autovalorizzazione dispersiva, e non ottenere alcun risultato. E’ lo stesso nello sport. Ogni disciplina richiede tecniche e modalità di allenamento specifiche. Se non hai un obiettivo, come fai ad allenarti? Se ce l’hai ancora, come scegliere un obiettivo professionale?
Devi scegliere una professione coerente con le tue caratteristiche (valori e interessi professionali, capacità trasferibili, personalità), e in cui puoi acquisire, anche in autonomia, una preparazione migliore di quella degli altri candidati. In genere si impara prima e si riesce meglio:
- nelle professioni che ci interessano. Devi individuare le professioni coerenti coi tuoi valori professionali e che ti piacerebbe svolgere;
- nelle professioni che richiedono le nostre capacità trasversali e la nostra personalità;
- nelle professioni per cui sono richieste le conoscenze e capacità tecniche che abbiamo già acquisito.
Per identificare un obiettivo professionale devi perciò fare un bilancio di competenze. La ricerca di lavoro è un continuo bussare a porte diverse, e durante la ricerca ci si rende conto che con la preparazione acquisita è possibile svolgere anche professioni diverse da quelle inizialmente desiderate. L’obiettivo iniziale può anche essere cambiato, ma è in ogni caso essenziale avere un obiettivo, perché senza obiettivo non si può fare autovalorizzazione né impostare una ricerca di lavoro efficace.
Un mito del nostro tempo: "I settori dove c'è lavoro"
Molte persone chiedono di sapere in quali settori c’è o ci sarà lavoro, per poter così indirizzare in quella direzione la loro ricerca e la loro autovalorizzazione. Purtroppo l’unico settore che è possibile indicare con sicurezza è quello dei lavori manuali e manuali a contenuto tecnico, dal manovale all’operaio specializzato, che di solito molte persone rifiutano a priori.
Per gli altri settori è assai difficile dare risposte precise:
- le rilevazioni statistiche di cui disponiamo non sono abbastanza disaggregate e aggiornate, e i dati raccolti non sono utilizzabili per indicazioni di questo tipo;
- il nostro sistema economico cambia rapidamente. Alcune professioni in passato molto richieste, in pochi anni sono diventate obsolete, e alcune previsioni si sono rivelate sbagliate;
- le notizie girano molto velocemente. I settori di cui più parlano giornali e televisione possono "intasarsi" rapidamente. Seguire i risultati delle inchieste giornalistiche o televisive può rivelarsi controproducente.
Per sapere se in un settore ci sono possibilità di lavoro, l’unico modo è approfondirne direttamente la conoscenza, fare passaparola, guardarsi gli annunci, chiedere a persone che ci lavorano, in sintesi, avviare una ricerca di lavoro.
- Le risposte possono variare da semestre a semestre, da professione a professione, da provincia a provincia.
- In ogni caso per la singola persona (cioè per te), c’è lavoro in ogni settore. In ogni settore, cioè, ci sono in ogni momento persone che vanno in pensione o si mettono a fare qualcos’altro lasciando dei posti liberi, aziende che aprono o si espandono e hanno bisogno di nuovi dipendenti e collaboratori. In ogni momento, perciò, in ogni settore ci sono possibilità di lavoro.
- Quando un settore va bene, i posti disponibili possono essere più numerosi, ma questo non vuol dire che ci sarà posto per tutti. Ci sarà sempre posto solo per i più motivati, i più capaci, per quelli che fanno ricerca nel modo migliore. In ogni caso dovrai correre.
- E allora qui torniamo al punto di partenza: piuttosto che affidarti a un oracolo, fai bene la tua ricerca di lavoro e scegli un settore o una professione dove pensi che, grazie ai tuoi interessi, caratteristiche personali, conoscenze, pensi che riuscirai a correre più veloce degli altri.
- Per un numero limitato di professioni (esempio: attori di teatro in compagnie e teatri stabili, oppure giornalista professionista) il numero dei candidati può essere veramente molto grande rispetto ai posti effettivamente disponibili (ad esempio si calcola che ogni anno in Italia si liberino in compagnie e teatri stabili non più di 30 posti come attore). Se stai cercando una professione dove ci sono moltissimi candidati rispetto ai posti disponibili, devi essere in grado di correre veramente molto bene.
Se poi non sei convinto, trovi dati statistici in:
• https://excelsior.unioncamere.net/web/index.php (ma attenzione, si riferisce solo alle imprese, non sono considerati liberi professionisti e settore pubblico –Amministrazione centrale dello Stato, Regioni, Province, Comuni, altri enti pubblici)
• https://fabbisogni.isfol.it/
• https://miojob.repubblica.it/ (area notizie e servizi)
• Nei siti regionali che riportano offerte di lavoro. Dovrebbe essercene uno per ogni regione, hanno un formato del tipo www.borsalavoro.nomeregione.it, ad esempio www.borsalavoro.toscana.it
In ogni caso, non andare per sentito dire. Fatti sempre un'idea diretta delle possibilità reali di impiego che esistono nelle professioni che desideri.