Cercare Lavoro

Conservare, Cercare, Cambiare, Trovare  Lavoro  v. 6.1

Le Autocandidature

Si è detto nel capitolo precedente che nessuno ti assume sulla base di un messaggio di posta elettronica o di una telefonata. Per essere seriamente preso in considerazione devi incontrare direttamente il possibile datore di lavoro e spiegargli quali sono i tuoi punti forti, in modo che si ricordi di te quando avrà bisogno di personale. Il problema è che la gran parte dei datori di lavoro è sempre impegnata, e ha pochissimo tempo per ricevere candidati. Come arrivare all’incontro diretto con la persona che ha il potere di assumerti?

Le autocandidature porta a porta

Se cerchi lavoro nella tua zona di residenza, in imprese, imprese artigiane, negozi e studi professionali di piccole dimensioni, devi fare il porta a porta, perché in genere è lo stesso titolare che ti viene ad aprire, e i possibili datori di lavoro sono facili da raggiungere (spesso sono raggruppati in zone industriali e artigianali o in particolari strade).

L’uso del telefono per ottenere un colloquio

Se cerchi lavoro in studi, negozi, imprese di maggiori dimensioni, dove suonando il campanello non ti riceve il titolare, ma il portiere o la segretaria, o se cerchi lavoro lontano da casa (è troppo dispendioso recarsi di persona già a 30 km di distanza senza la sicurezza di essere ricevuti), devi prima fissare un appuntamento. Il modo migliore per ottenere un appuntamento è telefonare, chiedendo di parlare col titolare.

Alcuni consigli ormai sperimentati per l’uso efficace del telefono:

  • fai una scaletta delle cose da dire - devi prevedere anche le tue risposte alle obiezioni più comuni ("Non c’è", "E’ in riunione", "Non mi interessa", "Non sono io la persona giusta");

  • sii sintetico - le persone a cui telefoni non hanno in genere tempo da perdere. Devi catturare l'attenzione nei primi 5/10 secondi oppure puoi considerare 'persa' la telefonata;

  • fai delle prove con un registratore o con un amico che ti dà risposte che non ti aspetti;

  • chiama nel primo pomeriggio, o, se la segretaria ti fa da filtro, dopo le 18, quando è andata via. La mattina le persone sono più indaffarate e perciò meno disponibili;

  • mentre parli sorridi; all’altro capo del filo si sente, e fa una differenza sostanziale.

Il telefono è uno strumento "caldo", e usarlo può essere imbarazzante. Se un po’ ti spaventa, chiediti qual è la peggior cosa che può accaderti. Al massimo puoi trovare una persona molto sbrigativa. Sfortunatamente, ci sono cose molto peggiori nella vita. Vedi anche le indicazioni successive (Q&A) su come superare l’imbarazzo nei contatti con sconosciuti.

Le imprese di maggiori dimensioni ricevono in genere molte autocandidature, perciò centralinisti e segretarie sono addestrati a dirti che il titolare non c’è, e che non hanno bisogno di nessuno (ma questo per te, lo abbiamo detto, è ininfluente); eventualmente chiedi un indirizzo mail per comunque inviare un curriculum.Ricorda, il tuo obiettivo è arrivare a un colloquio per farti individuare come ’la persona giusta’, anche se al momento non ci sono posti disponibili. Evita di farti fare un colloquio di selezione per telefono.

Cosa fare se col porta a porta o le telefonate non riesci a farti ricevere dal datore di lavoro

Se dopo il porta a porta o 4/5 telefonate non riesci a farti ricevere dal titolare, mandagli lo stesso una lettera o una email con un curriculum. Sul sito www.infoimprese.it trovi tutte le imprese italiane e in alcuni casi i nomi dei responsabili e le loro email.

Poiché lettere e email hanno spesso un basso tasso di risposte positive (redemption), devi renderle incisive. Il messaggio di autocandidatura deve per esempio contenere allegato un curriculum. Circa una settimana dopo aver spedito la tua lettera/email, prova di nuovo a telefonare per chiedere un colloquio al datore di lavoro. Se riesci a parlarci, esordisci riferendoti alla lettera/email.

Un buon modo per contattare direttamente possibili datori di lavoro è visitare fiere di settore (informazioni su calendari delle varie fiere sul sito di Unioncamere, alcune sono riservate a operatori di settore, per informazioni su come avere i biglietti di ingresso è possibile rivolgersi alla Camera di commercio). Le fiere di settore sono un ottimo modo per raccogliere informazioni e contattare molti operatori di un settore con poco sforzo.

Una volta contattato un datore di lavoro ottenendo una risposta negativa o interlocutoria ("Per ora non abbiamo bisogno..."), vale la pena di ricontattarlo? La risposta è sicuramente sì. Dopo alcuni mesi potresti aver trovato lavoro, deciso di fare altre cose, etc., e anche nelle imprese che tengono un archivio delle domande pervenute, dopo un certo periodo la tua candidatura non viene più considerata. Dal tuo punto di vista, dopo alcuni mesi potrebbero essersi liberati dei posti di lavoro prima non disponibili. In conclusione, ricontatta gli stessi datori di lavoro almeno ogni 6 mesi.

Il colloquio di autocandidatura

Se grazie al porta a porta o alla tua telefonata riesci a farti ricevere dal titolare, allora è come in un rodeo, dove vince chi rimane in groppa per più tempo. Devi sforzarti di non farti liquidare immediatamente, ma di avviare un colloquio e di lasciare una buona impressione di te.

L’andamento del colloquio varia a seconda della tua strategia di ricerca, se cioè offri due braccia, una specializzazione, o un progetto. In generale sono utili quelle domande che ti permettono di metterti in buona luce, di raccogliere informazioni utili per la tua ricerca e di creare un buon rapporto col datore di lavoro. Alcuni esempi:

  • Sono laureato / diplomato / Ho xx anni di esperienza in… / sono uno specialista di … In passato avete assunto persone con le mie caratteristiche?

  • Sono specializzato nell’utilizzo di (nome di un software / di un macchinario / di una tecnica di lavorazione specifica) voi lo utilizzate?

  • Prevedete di fare assunzioni in futuro?

  • C’è un periodo dell’anno in cui avete maggiormente bisogno di personale?

  • Che caratteristiche hanno i vostri candidati ideali?

  • Quando potrei ripresentarmi per avere notizie su possibilità di tirocini o assunzioni.

In genere agli imprenditori piace parlare della propria attività. Altre domande che puoi fare per sostenere una conversazione sono:

  • Qual è esattamente la vostra attività?

  • Come ha avviato questa attività?

  • Quali (software/macchinari/tecniche di lavorazione) pensate di utilizzare maggiormente in futuro?

  • Come sta andando questo settore?

  • Quali sono le principali difficoltà che si incontrano con i nuovi assunti?


Il messaggio di autocandidatura

Il messaggio di autocandidatura (può essere un messaggio di posta elettronica o una lettera su carta) ha lo scopo di creare un interesse verso la tua candidatura con quei datori di lavoro che non sei riuscito a incontrare di persona. Innanzitutto il messaggio va indirizzato all’attenzione di una persona specifica, perché tutti noi prestiamo maggiore attenzione a messaggi dove c’è il nostro nome. Conoscere il nome del titolare è utile anche perché ti permette di superare più facilmente il centralinista quando telefonerai qualche giorno dopo l’invio.

Se non conosci il nome del titolare - o del capo del personale - dove trovarlo? Puoi chiederlo al centralinista dell’impresa, oppure cercarlo sul sito www.infoimprese.it o sul sito dell’impresa (se esiste, lo trovi con un motore di ricerca). Con le stesse modalità puoi procurarti l’email del titolare. Oltre a riportare il nome del titolare, il buon messaggio di accompagnamento è composto di 3 parti:

  • perché scrivo/cosa voglio;

  • i miei punti forti, che derivano sia da esperienze di studio e/o lavoro che da caratteristiche personali. In particolare devi individuare quelle caratteristiche personali che sono fondamentali per lo svolgimento della mansione per cui ti candidi, e dire che ce le hai.

  • una formula di saluto tenendoti aperta la porta per una telefonata successiva.

Vedi questi due esempi (nel secondo caso la lettera si presenta apparentemente come una richiesta di un colloquio informativo):

Esempio 1

Gentile Sig. Bracci,

sono alla ricerca di un lavoro come autista. Ho già svolto questa mansione per quattro anni in una società di smaltimento rifiuti.

Sono una persona volenterosa, affidabile, disponibile a straordinari e lavoro a turni; sono inoltre iscritto al Centro per l’impiego da più di ventiquattro mesi, con possibilità, in caso di assunzione, di consistenti sgravi contributivi per il datore di lavoro.

Proverò a contattarla nei prossimi giorni per verificare se la Sua Impresa può aver bisogno di una persona con le mie caratteristiche. (OPPURE, SE NON VOLETE TELEFONARE) Se le mie caratteristiche sono di Suo interesse sono disponibile per un colloquio conoscitivo.

Coi migliori saluti

Andrea Valenti

Esempio 2

Gentilissima Sig.ra Gervasio,

Sono una giovane diplomata all’Istituto Tecnico Turistico di Perugia e Le scrivo perché interessata a conoscere meglio le opportunità professionali del settore turistico.

So che la sua Agenzia promuove sul territorio umbro una serie di servizi quali l’organizzazione di soggiorni e vacanze studio per turisti stranieri, la promozione di escursioni e visite guidate per turisti italiani e stranieri, l’organizzazione di eventi per promuovere la conoscenza delle risorse turistiche locali.

La scuola che ho frequentato mi è piaciuta molto, i soggiorni all’estero durante gli studi sono stati proficui e molto piacevoli, mi piace interagire con persone di altre culture e Paesi, parlo correttamente inglese e francese. A questo vorrei aggiungere che amo molto il nostro territorio e il nostro Paese, e conosco bene l’Umbria e l’Alto Lazio.

Mi piacerebbe poterla incontrare per avere da Lei alcune informazioni sui profili richiesti da un’Agenzia come la Vostra e quali requisiti richiedete ai giovani interessati a collaborare con Voi.

Allego un mio curriculum e proverò a contattarla telefonicamente per sapere se è possibile avere un appuntamento per un colloquio, anche solo informativo.

La ringrazio per l’attenzione che vorrà accordarmi e Le invio i miei più cordiali saluti,

Sara Tucci

Conviene utilizzare la posta elettronica o inviare lettere su carta? La posta elettronica è molto più rapida ed economica. Meglio se si riesce a trovare l’email personale del titolare. In ogni caso, se per posta,è meglio non inviare lettere raccomandate perché creano allarme in chi le riceve e, se ne mandi grandi quantità, costano molto.