Cercare Lavoro

Conservare, Cercare, Cambiare, Trovare  Lavoro  v. 6.1

Come Organizzarlo

Curriculum : Esempio di domande guida

II curriculum, una tappa obbligata (e molto spesso un percorso di guerra) per coloro che cercano un nuovo posto, e soprattutto per chi si rivolge per la prima volta al mondo del lavoro.

Le caratteristiche personali.

L'obiettivo delle indicazioni e domande che troverete di seguito è quello di riflettere sulle proprie caratteristiche personali e sulle esperienze maturate, per valutare quali fra queste e fino a che punto possano essere trasferite nel proprio contesto professionale. Si tratta di attingere alla propria storia e scovarne nessi e collegamenti con la sfera professionale per caratterizzare, definire, promuovere e vendere il prodotto "se stessi".

Attraverso queste domande (o altre analoghe) e il confronto con la posizione offerta si potranno, di volta in volta, evidenziare elementi e collegamenti per dare maggiore forza alla propria candidatura. Quest'area andrebbe infatti personalizzata ogni volta. La stessa persona dovrà presentarsi in modo differente se sta rispondendo per esempio a due inserzioni: una per il personale e l'altra per il controllo.

Per l'area personale ricorderà la propria esperienza negli "scout", l'essere stato ufficiale durante il militare, le brevi esperienze di accompagnatore turistico evidenziando l'abilità nel gestire i rapporti interpersonali.

Quando imposterà invece il curriculum per il controllo di gestione farà riferimento alla sua capacità analitica e all'esperienza di tenuta dei libri contabili per il negozio della madre, per esempio. Questi collegamenti dovranno essere reali e ovviamente logici e non casuali. Ecco un elenco di possibili domande alle quali sottoporsi

  • Avete interessi ed hobby? Vi hanno permesso di sviluppare delle capacità o di accumulare conoscenze utili anche per il vostro futuro professionale? E se sì, verso quali ambiti o eventuali posizioni?
  • Quanto e come le attività sporadiche o continuative che avete fatto possono esservi di aiuto per affrontare il mondo del lavoro? Quali ne sono gli eventuali nessi ?
  • Quali sono stati i vostri principali momenti di successo e quali di insuccesso? Cercate di farne mente locale e cercate di valutare il contesto in cui avvengono.
  • Quali sono le persone con le quali avete studiato o lavorato meglio? Valutatene le caratteristiche personali egli approcci.
  • Quale è la vostra metodologia di studio? Riflettete attraverso degli esempi reali.
  • Quali sono i vostri ritmi? Vi sentite generalmente pressati o stimolati, per esempio, dai tempi? Lavorate e studiate in fretta o avete bisogno di un po' di tempo prima di ingranare?
  • Quale è stata la vostra esperienza durante il servizio militare? Avete imparato qualcosa che possa esservi utile nel mondo lavorativo?
  • Cosa dicono di voi i vostri amici, compagni e parenti? Riflettere su quanto si dice vi aiuterà a capire una parte di voi. Anche se non tutti i giudizi sono corretti può essere stimolante meditarci.
  • C'è qualcosa che sapete fare bene sia dal punto di vista intellettuale sia materiale?
  • Quali sono le cose che vi piace fare?
  • Quando vi sentite felici e sereni, e perché?
  • Quali sono i vostri progetti di carriera e di sviluppo professionale

Dalla persona alla professione.

A questo punto si potrebbe rispondere ad altri tipi di domande riflessive, connettendo le caratteristiche personali con quelle professionali e di ruolo richieste dal mercato per aiutare a capire verso che tipo di posizione è opportuno rivolgersi. E' questo un argomento molto importante e delicato, che forse merita di essere eventualmente trattato a parte, centrandolo su una domanda di fondo: "Qual'è il lavoro adatto a me?".

Che cosa vuole il selezionatore.

E' necessario mettersi nei panni di chi esamina i curriculum. Che solitamente ha i seguenti obiettivi:

  • Avere tutti i dati ed elementi fondamentali per valutare una prima corrispondenza fra il candidato e la posizione per decidere se convocarlo o no.
  • Leggere rapidamente e chiaramente le informazioni.

E quali sono gli obiettivi del candidato?

Anche il "cercatore" di lavoro ha i suoi obiettivi. Per esempio:

  • Differenziarsi rispetto agli altri.
  • Anticipare alcune fondamentali motivazioni per la vendita del prodotto "se stesso" senza però barare. E' un gioco breve che non potrà che essere controproducente.

Curriculum e curricula.

Un curriculum "arricchito" è molto utile:

  • Al neolaureato, che potrebbe cercare di differenziarsi da altri neolaureati con caratteristiche simili alle sue;
  • Al selezionatore, che ricevendo parecchi curricula simili potrebbe scremarli più facilmente.

Questioni di impostazione.

Ma come deve essere impostato un curriculum? Innanzitutto è necessario avere chiari i seguenti obiettivi. Un curriculum deve:

  • catturare l'attenzione,
  • interessare,
  • piacere.

Deve catturare l'attenzione ma essere impostato in linea con lo stile e con il linguaggio del destinatario. No alle frasi ironiche, disegni, caratteri particolari in generale per banche ed aziende (a meno che non ci si rivolga a posizioni particolari), si se si tratta di una posizione creativa.

Attenzione in questo caso: è necessario che quello che avete rappresentato sia veramente molto brillante, pena l'automatica esclusione dalla rosa dei candidati. Per interessare deve evidenziare un qualche nesso fra il candidato e la posizione offerta o la posizione per la quale ci si offre. Per piacere deve convincere.

Inoltre un curriculum:

  • deve contenere tutti gli elementi fondamentali,
  • il testo deve essere chiaro e di facile lettura,
  • deve essere scritto sinteticamente.

Non è detto che quando non si hanno particolari esperienze professionali da accampare, il curriculum debba essere necessariamente vuoto. Bisogna "pescare nella memoria" anche quelle esperienze che si possono in qualche modo connettere con la posizione per la quale si risponde.

Da evitare

Quando arriva il momento di scrivere il proprio curriculum ci sono una serie di errori dei quali sarebbe opportuno tenere conto se si vuole ottenere un esito positivo.

  • Non scrivere le parole “curriculum vitae” nella parte superiore, questa informazione già la si conosce. È molto meglio iniziare il cv con il proprio nome scritto con un carattere grande e poi inserire di seguito i propri dati personali.
  • Attenzione a non essere troppo arzigogolati. Definite una forma chiara, organizzata e sintetica. Troppe spiegazioni potrebbero annoiare il vostro selezionatore.
  • Evita di includere parti sulla remunerazione o in generale sui soldi. La parte economica verrà dopo.
  • Non è necessario spiegare nel dettaglio le ragioni di un periodo di inattività e tanto meno dilungarsi sul motivo della fine di un lavoro. Se l’azienda vuole sapere queste cose può chiedere direttamente al candidato.
  • È preferibile non specificare l’appartenenza a nessun gruppo politico, sindacale o religioso. Non potete sapere come queste informazioni vengano interpretate dal vostro interlocutore.
  • Utilizza un vocabolario standard, senza usare termini aulici o troppo tecnici, ma senza neanche cadere nel linguaggio colloquiale.
  • Non è necessario aggiungere delle referenze nel curriculum salvo che non venga chiesto dall’impresa. Questo vale anche per certificati accademici.
  • Se hai scelto di fare un cv di tipo cronologico cerca di non fare vedere troppo i buchi temporali tra un lavoro e l’altro. Queste interruzioni possono fare pensare male l’intervistatore, che potrebbe vedervi in cattiva luce,anche molto diversa dalla realtà dei fatti. In tal caso considerate il fatto di dover optare per il cv funzionale.
  • Non indicare tutti i seminari ed i corsi ai quali hai assistito, lo spazio nel cv è ristretto e quindi sarebbe più opportuno indicare solo i più significativi.
  • Non scrivere a proposito dei tuoi hobby e/o interessi a meno che non siano strettamente relazionati con il posto di lavoro per il quale ti stai candidando.
  • Non mentire, anche se questo non significa dire per forza tutta la verità. Sappiti vendere al meglio.