
La conservazione e la tutela delle attività artigianali, soprattutto in un periodo di crisi occupazionale, possono rappresentare un’occasione per giovani e adulti disoccupati per mantenere e riscoprire la tradizione del territorio di appartenenza e usufruire di opportunità che, se non accompagnate e guidate, difficilmente possono essere pensate come reali occasioni di lavoro. I vecchi mestieri sono un patrimonio quasi completamente abbandonato, con un danno grave per la popolazione locale, sia a livello economico, culturale, storico e di identificazione con un territorio. I progetti, attualmente in atto in varie regioni, puntano a realizzare interventi coordinati volti al mantenimento di posti di lavoro ed alla creazione di nuova occupazione nell’ambito dei mestieri tradizionali di qualità a rischio di estinzione, attraverso i seguenti obiettivi specifici:
- offrire ai destinatari l’opportunità di inserirsi professionalmente, assicurando gli strumenti e le competenze teoriche e pratiche necessarie, incluse quelle che possono favorire la creazione di microimprese artigiane;
- dare la possibilità di tenere in vita i mestieri tradizionali a rischio di estinzione, caratterizzati da elevate professionalità e qualità dei manufatti;
- favorire lo sviluppo di produzioni di nicchia, dirette a consumatori selezionati, compresi i turisti occasionali;
- favorire l’interscambio di competenze tra gli antichi mestieri operanti in settori comuni e non, per aumentare le competenze degli artigiani e creare legami tra settori in cui ricadono gli antichi mestieri differenti, ma potenzialmente complementari;
- stimolare il ricambio generazionale, anche attraverso l’utilizzo ed il trasferimento delle competenze maturate dagli artigiani nel corso della propria esperienza professionale e l’apprendimento di attività creative tradizionali da parte dei giovani;
- favorire il collegamento tra gli interventi formativi e professionali realizzati a sostegno del recupero e del mantenimento degli antichi mestieri e quelli svolti nell’ambito del settore turistico-artigianale.
Così concepiti i progetti dovrebbero promuovere la riscoperta, soprattutto da parte dei giovani, di “nuovi” mestieri che nascono e vivono solo grazie a piccole realtà e che rischiano di scomparire per la mancanza di ricambio generazionale e, dunque creare nuova occupazione, sia in termini di incremento dell’esistente, attivando la staffetta anziani/giovani, sia offrendo l’opportunità di utilizzare strumenti e conoscenze per la creazione di microimprese e ridare vita a mestieri e produzioni artigianali ormai dimenticati ma ancora in grado di dare lavoro. Per raggiungere queste aspettative e non vanificare l’iniziativa, le Regioni hanno accompagnato le loro azioni con studi di settore, avviando al contempo una forte concertazione con il partenariato socioeconomico. I risultati del progetto saranno oggetto di ampia diffusione anche nell’ottica di trasferimento del metodo nella nuova programmazione comunitaria.