In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

Guido D.


"Mi ero recato con la famiglia a San Fruttuoso, ove poco al largo della punta, sommersa a dieci-dodici metri di profondità, c'è una statua, quella del cosiddetto “Cristo del mare ". Era la prima nuotata della stagione e mi ero proposto di andare a vedere la statua. 

Lì giunto, mi immersi per andarla a vedere da vicino e toccarla. A un certo punto mi sento invadere da uno stato di immensa pace e gioia, certo non insolito a chi fa delle prolungate immersioni in apnea. Persistetti incautamente in quello stato, così che avvenne che mi vidi nettamente accasciato in fondo al mare, presso il basamento della statua, con il petto e il viso contro la ghiaia. 

Mi sembrava di occupare ora uno spazio piccolissimo, ora grandissimo, vedevo la luce riflessa del sole sul mare e il mio stato era di un benessere tale da non essere descrivibile (almeno è superiore a tutte le gioie che comunemente si provano, come diventare padre, oppure quelle che derivano dal liberarsi da un'oppressione). 

Vidi anche una barca con tre sub, due ragazzi e una ragazza, che stava sopraggiungendo. Solo il desiderio di rivedere la mia famiglia mi decise a far muovere il corpo dalla posizione immersa in cui si trovava: risalii come un turacciolo con grave rischio, tant'è che persi sangue dalle orecchie. 

Rividi la barca, e i ragazzi che erano a bordo mi chiesero se avevo bisogno di aiuto. Rifìutai e lentamente nuotai verso la riva. Notevole mi sembra il fatto della barca: quando mi ero immerso non c'era nulla all'orizzonte, e io la vidi prima di riemergere."