In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

2000 Jim Bubba


A seguito di un brutto incidente che lo aveva portato in punto di morte, Jim Bubba ebbe una NDE, che, se pur non completa in tutte le classiche fasi descritte da Moody, è molto commovente e significativa per noi, visto che aveva perso due figli, uno dopo appena dieci giorni di vita, l'altro quando aveva diciotto anni, per insufficienza renale.

Una sera di Novembre di molti anni fa, Jim era uscito in piena notte a prendere un po' d'aria facendo una passeggiata in aperta campagna, a causa di una cena un po' troppo abbondante a base di tonno. Per evitare un'auto che gli parve potesse investirlo, si spostò bruscamente dal ciglio della strada, ma il terreno fangoso gli fece perdere l'equilibrio e precipitò rovinosamente in un fosso. Non sapeva che il guardrail era stato rimosso.

Durante l'interminabile caduta di oltre cinque metri, sentì le sue ossa spezzarsi ad una ad una ed infine avvertì un atroce dolore al capo seguito da un lampo di luce abbagliante davanti agli occhi. Perse coscienza, ma dopo un'ora circa, si risvegliò nel buio, steso fra le sterpaglie umide ed aggrappato, chissà come a qualcosa che poi vide essere un vecchio tronco di un albero caduto (di mestiere faceva il giardiniere).

In agonia per gli atroci dolori causati da fratture multiple delle costole e delle vertebre e col cranio sanguinante per un grosso taglio, Jim capì che era giunta la sua fine: nessuno poteva vederlo col buio che c'era per soccorrerlo, nè era in grado di alzarsi per risalire la ripida china fino al ciglio della strada.

La sua mano urtò contro qualcosa di grosso e liscio, steso a terra: "Un vecchio tronco caduto, probabilmente spogliato, liscio. Era vicino alla strada, potevo vederlo. L'ho ghermito con un braccio e mi sono trascinato e poi parzialmente appoggiato sulla sua superficie. Finalmente posai la testa su di esso. Un buon posto dove morire ..." sono le sue testuali parole. Poi continua: "Proprio mentre chiudevo gli occhi, l'oscurità intorno a me sembrava illuminarsi. Era mattina? Non poteva essere. Non ero stato laggiù per più di un'ora. La luminosità si intensificava e per un momento fu come se fossi tornato nella camera da letto della mia infanzia quando i miei genitori venivano a svegliarmi presto per un viaggio.

La luce crebbe e crebbe d'intensità, fino a diventare quasi accecante. Socchiusi gli occhi. La luminosità era così potente, così abbagliante, che potevo vedere ogni cosa del sottobosco intorno a me con chiarezza cristallina. Mi accorsi che il tronco a cui mi aggrappavo era vecchio, malmesso dal tempo e un pò scavato alle estremità, dimora di insetti e altre creature. Un universo a sé. Il vento turbinava sollevando le foglie e scuotendo i rami degli alberi. Alzai lo sguardo e vidi un uomo che stava camminando verso di me. Qualche altro matto come me uscito a fare una passeggiata notturna?

La figura si trovava a pochi metri di distanza. Al suo arrivo, il mio dolore si placò. Aveva una faccia gentile, ma altera ed una lunga barba. Indossava una tunica. L'uomo non era solo. Due ragazzini erano con lui, un adolescente ed un bambino piccolo. James e Robert! I miei figli! Come? Com'era possibile? Guardai di nuovo la figura, alla disperata ricerca di risposte. L'aria intorno a lui scintillava di iridescenza. Le domande svanirono dalla mia mente. E seppi tutto: senza alcun dubbio stavo fissando il volto di Dio.

Il vento si calmò. I boschi divennero completamente immobili. 'Sono pronto a venire da te, Dio!' Gridai. Una voce parlò dentro di me. 'Non è il tuo momento, Jim. Ci sono ancora cose da fare per te. ' 'Io? ' Dissi, senza fiato. 'Non sono uno speciale. Io non vado in chiesa. Non leggo nemmeno la Bibbia! ' 'Sei speciale perché sei mio figlio, non devi studiare la Bibbia per conoscermi. La mia benedizione è per tutti. Impara a vedere quelle benedizioni e a farne tesoro. Poi racconta a tutti di me ...'

"Sembrava che avessimo parlato a lungo. Ma non ho mai parlato con i miei figli. Non ho potuto. Sapevo che erano con Dio, che erano curati. Per la prima volta nella mia vita, ero pieno di pace indescrivibile. Volevo che la sensazione andasse avanti e avanti. Volevo restare su quel giaciglio per sempre! Ma la luce cominciò a svanire, la figura si ritirò insieme ai miei figli.

Il vento si alzò di nuovo, facendo frusciare gli alberi. La notte oscura tornò e, con essa, l'insopportabile dolore. Questa volta, però, non mi preoccupava, sapevo che ora non c'era più nulla da temere. Avevo cose che dovevo fare per Dio, non potevo perdere tempo e dovevo assolutamente alzarmi. Mi rimisi in piedi, come, esattamente, non saprei dire. Non ero in grado di stare dritto, visto che la schiena mi faceva troppo male e le mie gambe funzionavano a malapena, ma in qualche modo zoppicai verso la strada, verso la casa più vicina.

Poi bussai ad una porta. 'Aiuto', sussurrai. Quando mi sono risvegliato in ospedale, ho saputo che ero stato in coma per sette giorni. Il mio cranio era rotto, insieme ad una scapola, 11 costole e 10 vertebre. Ero uscito dalla strada, caduto per 5 metri. Mio fratello era venuto a trovarmi. Sapevo che dovevo parlargli di quello che mi era successo, ma una parte di me non era sicura di non aver immaginato tutto, del resto avevo subito un trauma cranico. Forse avevo inventato tutto? Era stato tutto vero? Avevo avuto delle allucinazioni?

'Bubba, come sei tornato sulla strada?' mi chiese mio fratello. Aprii la bocca per dirgli di aver visto Dio ... ed egli esitò. 'Penso," finalmente dissi, 'penso di aver visto Dio.'

Mio fratello sembrava scettico. 'Eri in cattive condizioni' rispose . Gli parlai del tronco secco a cui mi ero aggrappato, della luce, di aver visto i miei figli defunti. La faccia di mio fratello cambiò di colpo: 'Un tronco liscio? Sei sicuro? Come sei riuscito a vederlo nell'oscurità? ' ' Ho visto ogni centimetro di esso. La luce era così brillante!'

"Non potrei dire se pensava che fossi pazzo, o forse lo ero. Ma più tardi, quando sono stato trasferito in riabilitazione, mi ha portato nella sala computer e ha tirato fuori una foto. 'L'ho presa la mattina dopo che sei caduto, disse, mostrandomi un'immagine della zona attorno al canale. 'Non puoi vederlo, ma c'era sangue dappertutto.'

E lì, vicino alla cima del terrapieno sul ciglio della strada, c'era un vecchio ceppo. Lo stesso che avevo descritto a mio fratello, appena ero uscito dal coma. Non era stata solo un'altra normale domenica sera."