In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1979 Carline

Carline, questo è il nome della giovane che visse la NDE, stava attraversando un periodo molto difficile e problematico del suo matrimonio ed era incinta di cinque mesi. In queste condizioni dovette subire un intervento chirurgico per un improvviso attacco di appendicite acuta. Tornata a casa dopo una settimana, ebbe violenti dolori all'addome e dovette essere ricoverata una seconda volta per cancrena all'intestino. A causa di questa situazione partorì prematuramente e il bambino visse soltanto poche ore. Poco dopo dovette essere operata di nuovo. Ecco il suo racconto:

"Ero moralmente, emozionalmente e fisicamente distrutta e non avevo più voglia di vivere. Inizialmente era tutto nero, poi cominciai a vedere da lontano una luce chiara, quasi come la luna nel cielo buio, in alto, nell'angolo sinistro della sala operatoria. 

La luce scese verso di me e quando mi fu vicina potei vedere che era come un gorgo ruotante a forma di spirale. Sentivo freddo e c'era vento. Intorno al gorgo c'erano volti e teste, alcuni li conoscevo altri no. Mi dicevano: “Vieni con noi, vieni con noi! Erano volti non cattivi, non diabolici, ma furbi, manipolativi, ridenti, e io sapevo istintivamente che non potevo fidarmi di loro. 

Avevo paura di perdere il controllo e di venire risucchiata dal gorgo. Lottai con tutte le mie forze, era qualcosa di spaventoso. Quando i volti si avvicinarono maggiormente, riconobbi tra loro anche quello di mio marito e anche lui mi sollecitava ad andare con loro. 

lo lo guardai bene in faccia e gli dissi: "Che cosa fai tu qui? Tu mi inganni!". Lottai e alla fine riuscii a liberarmi da queste visioni negative che mi avevano tanto spaventata. Tutto fu molto veloce: all 'improvviso, mentre ero ancora piena di paura, ci fu un cambiamento totale e vidi una luce chiara, un cielo meravigliosamente azzurro e un prato verde con piccoli fiori. 

Rimasi su quel prato, sotto quel cielo e in quella luce finché mi ritrovai nella sala operatoria. La luce che avevo visto all 'inizio era dura e non amichevole, sebbene avesse contorni sfumati. La luce sul prato era invece calda e accogliente, come un lieve manto luminoso."