In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1933 Hagin Kenneth


Il Reverendo Kenneth Hagin (1917 - 2003) riteneva già a nove anni di aver fatto tutto ciò che era necessario per ottenere un posto in cielo. Egli era nato e cresciuto nella Chiesa Battista e da bambino, aveva preso il suo primo impegno con Cristo essendo stato battezzato con l'acqua santa. Era sempre stato un membro della chiesa, per cui riteneva di essere stato salvato" e sulla strada per il cielo. Essendo credente di Gesù Cristo era perciò certo di essersi assicurato un posto in Paradiso.  All'età di 16 anni, Kenneth ebbe una breve esperienza NDE a causa d'una malformazione cardiaca congenita. Il seguente racconto é un estratto della sua esperienza, descritta nel suo libro, I Believe in Visions (Io credo nelle visioni).

"Il mio cuore aveva smesso di battere. Questo torpore si diffuse fino ai piedi, alle caviglie, alle ginocchia, allo stomaco e poi al cuore, e così schizzai fuori dal corpo. Non persi coscienza, saltai fuori dal mio corpo come un nuotatore che salta dal trampolino nella piscina. Sapevo di essere fuori dal mio corpo, perchè potevo vedere la mia famiglia, giù in casa, ma non potevo contattare nessuno di loro.

Ho cominciato a scendere giù, giù, in una buca, come se mi calassi in un pozzo, in una caverna o in una grotta. Continuavo a scendere. I piedi sono scesi per primi. Potevo vedere le luci della Terra finché non sono svanite. Il buio intorno a me era quello d'una notte che nessun uomo ha mai visto. Più in basso andavo, più scuro diventava ed anche più caldo, fino a quando, sotto di me ho potuto vedere delle dita di luce che giocavano su un muro di tenebre e sono arrivato in fondo al pozzo.

Tutto ciò mi é accaduto più di 60 anni fa, eppure é per me reale, come se fosse accaduto la settimana prima.
Quando sono arrivato al fondo della buca, ho capito che cosa erano quelle dita di luce sul muro di tenebre: difronte a me, al di là delle porte dell'inferno, ho visto gigantesche fiamme arancione, bianche alla loro sommità. Fui attirato verso l'inferno, come un magnete attira a sé il ferro; sapevo che, una volta entrato attraverso quelle porte, non avrei potuto tornare indietro.

Ero consapevole del fatto che una sorta di creatura mi era venuta incontro in fondo a quel pozzo. Io non guardai, dato che il mio sguardo era inchiodato sulla porta, sebbene sapessi che c'era una creatura alla mia destra. Questa creatura, quando avevo cercato di rallentare la mia discesa, mi aveva preso per un braccio per scortarmi. Quando lo ebbe fatto, in lontananza al di sopra del nero e delle tenebre udii una voce, una voce maschile, ma non so che cosa abbia detto. Non so se fosse stata quella di Dio, di Gesù, o d'un Angelo. 

Non parlava in inglese, era una lingua a me straniera. Quel posto venne scosso da quelle poche parole e la creatura abbandonò la presa della sua mano dal mio braccio. Vi fu come una potente forza aspirante che mi tirò indietro e venni strappato via dall'ingresso dell'l'inferno, finché non mi trovai in una zona d'ombra e fui tratto fuori dalle tenebre.

Prima che arrivassi in cima, potevo vedere la luce. Ero precipitato in un pozzo ed era come se, risalendo potessi vedere la luce lassù, in alto. Mi ritrovai nella veranda della casa di mio nonno, poi passai attraverso un muro, non attraverso la porta e non attraverso la finestra, ma attraverso il muro, e mi sembrò che saltare dentro al mio corpo fosse come infilare un piede dentro una scarpa.

Prima di rientrare nel mio corpo, vidi mia nonna seduta sul bordo del letto che mi stringeva tra le sue braccia e fui allora in grado di comunicare con lei, ma immediatamente sentii di scivolare di nuovo giù. Urlai: 'Nonna, vado via! Sei stata una seconda madre per me, quando lei era malata.'

Il mio cuore si era fermato per la seconda volta. Uscito nuovamente fuori dal corpo ricominciai a sprofondare: giù, giù, giù. Oh, so che é durato pochi secondi, ma sembrava un'eternità. Era sempre più caldo e più scuro, fino a quando arrivai di nuovo in fondo alla buca ed ho rivisto l'ingresso dell'inferno, o le porte come le chiamo io. Ero consapevole del fatto che quella creatura mi veniva incontro.

Inutilmente tentai di rallentare la discesa, sembrava che galleggiassi nell'acqua, ed ancora c'é stato uno strattone che mi ha tirato verso il basso e quella creatura mi ha bloccato il braccio. Ancora la voce, la voce di
un uomo in una lingua straniera. Nuovamente non capii quello che aveva detto, ma anche questa volta il pozzo tremò alle sue parole.

E poi mi hanno tirato su, prima la testa perché potevo vedere le luci della terra: l'unica differenza fu che questa volta riuscii ad arrivare fino ai piedi del letto. Per la seconda volta ero lì e potevo vedere il mio corpo disteso sul letto e la nonna che mi teneva tra le sue braccia. Riuscii a lasciare un'ultima parola per ogni membro della mia famiglia e poi il mio cuore si fermò per la terza volta perché sentii che la circolazione del sangue si era bloccata.

Tutto si ripeté come prima, e cominciai a scendere in basso nuovamente. Fino a quel momento avevo pensato che non stava accadendo davvero, che fosse solo un'allucinazione: che non poteva essere vero, ma poi pensai: 'Questa é la terza volta. Non voglio tornarci più! Non ci torno stavolta!', ma il buio intorno a me era sempre più scuro e nel buio, ricordo di aver gridato: "Dio! Io appartengo alla chiesa! Sono stato battezzato nell' acqua!"

Aspettai, ma non vi fu nessuna risposta, solo l'eco della mia voce attraverso il buio. Urlai un pò più forte....Nulla..... ma quando quella creatura mi afferrò per il braccio, per la terza e l'ultima volta, di nuovo quella voce possente scosse l'Inferno ed io risalii lungo il pozzo nero... Ero salvo.

Solo dopo capii che occorre molto più che la semplice appartenenza ad una chiesa ed un battesimo nell'acqua
per evitare le pene dell'inferno e guadagnarsi il cielo! Gesù ci ha detto: "Bisogna che voi siate generati di nuovo" (Giovanni 3:7). Io credo certamente al Battesimo, ma soltanto dopo che un individuo è stato generato di nuovo. Certo, credo nella comunità ecclesiastica, nei gruppi di cristiani uniti per lavorare nel nome di Dio, ma se sarete soltanto uniti alla Chiesa e battezzati, senza però essere realmente nati una seconda volta, andrete all'inferno.

Come uscii una terza volta dal baratro e rientrai nel mio corpo, il mio spirito iniziò a pregare; mi ritrovai che continuavo la preghiera a voce alta che tutto il vicinato mi sentiva, sicchè la gente accorreva in casa per veder cosa fosse successo. Guardai l'orologio e vidi che erano precisamente le 19:40; era l'ora della mia rinascita grazie alla provvidenza divina, per l'intercessione di mia madre e di mia nonna. 

La mia preghiera non era legata al fatto che io fossi battezzato o che appartenessi alla chiesa ma, implorando Dio, gli domandavo di aver pietà di me peccatore, di perdonarmi per i miei peccati, di purificarmi da ogni iniquità. Lo accettavo, lo riconoscevo quale mio personale Salvatore. Mi sentii totalmente bene, come se un pesante fardello fosse scivolato via dalle mie spalle".

Tutto questo avvenne ad Hagin nell'Aprile del 1933, all'età di circa sedici anni, nella città di Mackinney, nel Texas (U.S.A). Kenneth Hagin guarì totalmente sia nel corpo che nello spirito e fino al 2003, anno in cui passò
definitivamente, è stato a capo di una Chiesa Cristiana.