2010 Rajiv Parti
"Nel 2008, ero un occupatissimo cardio-anestesista e direttore di Anestesiologia all' Heart Hospital di Bakersfield, in California. Ho sempre trovato la mia identità e la mia felicità nel lavoro e nella famiglia, ma nel mese di Agosto dello stesso anno, tutto è cambiato. In primo luogo, mi fu diagnosticato un cancro alla prostata seguito da un intervento chirurgico di routine che mi causò delle complicazioni che richiesero tre ulteriori operazioni. Come se queste ultime non fossero state abbastanza, alla mia nuova realtà si sommarono un costante, straziante, dolore, oltre ad impotenza, incontinenza e la necessità di indossare i pannolini.
Da buon Anestesista, non esitai ad utilizzare farmaci antidolorifici tradizionali per gestire un dolore così severo, ma ben presto scoprii di esserne diventato dipendente. Ora ero un sopravvissuto al cancro che doveva vivere con complicanze post chirurgiche, dolore cronico e dipendenza da oppiacei. Inevitabilmente, entro un anno, mi venne diagnosticata anche la depressione.
Il 14 dicembre 2010 ero di nuovo in Chirurgia per il posizionamento di uno sfintere urinario artificiale. Da questo intervento ne uscii molto malato, con febbre a 40° e l'intera zona pelvica, incluso pene e scroto, molto rossi e gonfi. Non riuscivo ad urinare e fui trattato con antibiotici molto pesanti, ma non c'era alcun miglioramento: stava accadendo qualcosa di molto, molto sbagliato.
Dieci giorni dopo, la vigilia di Natale, venni ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale UCLA per sepsi, ero cioè in pericolo di vita per una grave infezione. La mattina di Natale, il personale medico eseguì un intervento chirurgico d'urgenza per drenare il pus dalla regione pelvica e togliermi il corpo estraneo (lo sfintere artificiale).
Provai un sacco di dolore e fui pesantemente sedato. Quando un medico inserì un catetere per drenare la vescica, il dolore fu così intenso che innescò una esperienza fuori dal corpo. Anche se il mio corpo fisico era pesantemente 'addormentato', ero cosciente e consapevole, MA in un altro piano di esistenza. Vedevo il mio corpo, dall'alto, giacere lì in ospedale. Ero consapevole delle conversazioni che si svolgevano in sala operatoria, potevo osservare i chirurghi ed il taglio aperto nel mio addome.
L'odore del pus (il liquido infetto presente nel mio bacino) era terribile e, per contrastarlo in modo che il team medico potesse continuare a lavorare, le infermiere applicavano acqua al profumo di eucalipto sulle loro mascherine chirurgiche. Ricordo di aver anche sentito l'anestesista raccontare una barzelletta che, tutt'ora, ricordo chiaramente, ma che non posso scrivere qui, dato che non era tanto pulita! Più tardi, in sala risveglio, l'anestesista mi ha confermato l'esattezza di questo ricordo.
Durante e dopo l'intervento chirurgico, la mia coscienza - una coscienza che ero io, ma non limitata alla posizione del mio corpo - era completamente intatta. Non solo era completamente intatta, ma era più acuta ed ampliata. Ricordo di essere rimasto in sala operatoria, guardando il mio corpo da 4 o 5 metri d'altezza, dal lato sinistro, dove i chirurghi operavano su di me. Ho potuto vedere, sentire, annusare, tutto non solo in sala operatoria, ma anche in posti lontani. I miei sensi erano diventati iper-sensi.
Con la mia coscienza ancora in sala operatoria, ho contemporaneamente sentito una conversazione tra mia madre e mia sorella. Erano in India. Stavano parlando di quello che si apprestavano a preparare per la cena di quella sera: riso, verdure, yogurt e legumi. Faceva molto freddo ed era nebbioso lì. La mia famiglia era tutta infagottata, con una piccola stufa elettrica per stare al caldo, perché non avevano il riscaldamento centralizzato.
Ho scoperto che non faceva alcuna differenza che la gente fosse vicino o lontano: la mia coscienza era dappertutto, contemporaneamente. Mi piacerebbe dire che la mia coscienza poi si trasferì in uno spazio molto sereno, in compagnia di un Essere pieno d'amore e perdono totale. Ma non fu così. Invece, la mia coscienza si trasferì dal mondo fisico della sala operatoria di Los Angeles e dalla conversazione tenuta in una cucina in India ad un posto dove infuriava un grande fuoco selvaggio.
Entità oscure, con due corna e denti storti correvano. Venni portato in questo luogo urlando e dibattendomi. Ci furono un fulmine, nuvole scure, lì infuriava una perpetua, furiosa tempesta e c'era odore di carne bruciata. Non mi ci volle molto a capire che ero all'Inferno.
Era insopportabilmente doloroso. Sentivo altre anime urlare nella sofferenza. Aghi venivano infilati dentro di me e venivo atrocemente torturato. Poi mi hanno fatto giacere su un letto di chiodi ed il sangue iniziò a colare da varie ferite. Continuavo a chiedermi cosa avessi fatto in questa vita o nelle vite precedenti per meritare una tale punizione...
Come provai questo orrore, iniziai ad avere la forte coscienza che la mia vita era stata molto materialistica. Tutto era incentrato su di me. Quando incontravo qualcuno, mi ero sempre chiesto "che cosa posso ottenere
da questa persona?". La verità, me ne sono reso conto all'Inferno, era che la mia vita sulla Terra era stata totalmente priva d'amore, nè avevo praticato la compassione o il perdono verso me stesso e gli altri. Avevo sempre avuto la tendenza ad essere particolarmente severo nei confronti delle persone che percepivo inferiori a me per stato, gerarchie sociali o professionali. Ricordo che mi sentii profondamente dispiaciuto per la mancanza di gentilezza nel mio comportamento e che desiderai d'aver fatto le cose in modo diverso.
Immediatamente, come questa presa di coscienza divenne per me chiara come il cristallo, quel posto -l' Inferno - cominciò a svanire ed apparve mio padre, con suo padre a fianco. Mi prese per mano e mi guidò verso un tunnel, alla cui fine c'era luce bianca incandescente. Mentre mi muovevo attraverso il tunnel era come se il tempo e lo spazio fossero scomparsi e mi resi conto che mi trovavo in due posti, o stati di coscienza, allo stesso tempo.
Interiormente sperimentai lo Shanti (una parola Sanscrita che descrive una pace completa e cosmica, uno stato di pura armonia, senza alcun disturbo o eccitazione). Mi sentivo in una totale, beatitudine indisturbata in cui avvertivo la connessione cosmica con tutti e con tutto l'universo. Quello spazio, che ho capito essere il Cielo, era molto sereno. Le parole sono inadeguate a descriverlo. Giunsi anche in presenza di una rilassante, amorevole, luce bluastra, senza forma, un qualcosa che, in qualche modo, io sapevo e sentivo essere Supremo Amore, Conoscenza ed Intelligenza Personificata.
Allo stesso tempo, ero di nuovo nel tunnel con mio padre. Lui mi stava guidando. Lì ho potuto vedere il mio passato, presente e futuro. Mi vidi in una vita passata che avevo effettivamente visitato una volta nel corso di una "regressione", una sessione tenuta con il Dr. Brian Weiss. Ero un principe indiano in epoca medievale che, senza pietà, insensatamente, frustava i poveri ed il me stesso di 200 anni prima nelle vesti d'un contadino afgano, dipendente dagli oppiacei, ma che coltivava i papaveri per vivere.
Mio padre continuava a guidarmi attraverso il tunnel ed, al contempo, una profonda conoscenza giungeva dentro di me. Vidi come la mia vita attuale era l'eco del mio comportamento nelle vite precedenti. Ancora una volta, mi comportavo con una totale mancanza di amore verso chi era meno fortunato di me, stavo abusando della mia ricchezza materiale e del mio status sociale ed ero anche tornato ad essere dipendente dagli stupefacenti.
Poi, un'altra presa di coscienza: se fossi tornato sulla Terra, questi schemi mentali ed i miei comportamenti avrebbero dovuto cambiare completamente. Mio padre infine 'parlò con me. Quando dico 'parlare,' intendo in modo non verbale, poichè non l'ho visto 'parlare', piuttosto sentivo le sue parole dentro di me: "Se si mantiene la coscienza pulita e si è sinceri con se stessi, l'universo ed il divino si prenderanno cura di voi."
Queste parole avevano un significato profondo per me, perché erano state le ultime parole che mio padre mi aveva detto prima di morire, una ventina di anni prima. Era morto a Fresno, in California, per le complicazioni
di una chirurgia cardiaca. Mi era mancato in tutti quegli anni, ma mentre mi conduceva attraverso quel tunnel, tenendomi per mano come un bambino, pervadendo tutto il mio essere con quelle parole familiari, mi sentii profondamente consolato.Sapevo che da quel momento la mia vita era stata reindirizzata.
Dopo che mio padre mi aveva aiutato ad attraversare il tunnel, arrivai in un luogo di profonda calma, pieno di luce e gioia. Venni accolto da due Esseri che apparivano come dei ragazzi che irradiavano energia e luce, pieni
di vigore, di entusiasmo e di amore. Mi dissero, sempre senza parlare, che erano Angeli Custodi. I loro nomi, Michele e Raffaele e mi guidarono attraverso questo bellissimo posto.
C'erano un prato, campi con rose colorate, c'erano montagne e un ruscello di acqua cristallina che scorreva placido, l'aria era fresca, rilassante ed aveva un profumo inebriante. Potevo sentire un dolce canto, in lontananza, ma allo stesso tempo nitido, lontano e tuttavia molto vicino a me. Michele e Raffaele mi parlarono della natura della coscienza superiore ed così capii che erano degli Spiriti-Guida. Al loro livello di coscienza (che era molto più avanzata della mia) esisteva ancora una qualche forma fisica, poichè c'è anche un livello di coscienza privo di ogni forma, che è lo stato più alto della Coscienza.
A tale livello non vi è alcuna forma, ma solo una forza che tutto pervade, una potente entità di energia fatta di Puro Amore. Questa, coscienza pura e totalmente autonoma è la realtà di base, il tessuto di fondo assoluto di ogni cosa che esiste nell'universo, la fonte di tutta la creazione.
Come la mia coscienza ebbe capito tutto questo, mi ritrovai immediatamente immerso nella luce blu senza forma. L'Essere di Luce comincio 'a parlarmi' ma sentivo le su parole come attraverso un dolce vento che mi stesse sussurrando in un orecchio. La luce sembrava essere diffusa in per tutta quella dimensione ed é difficile descrivere a parole come ci si sente ad essere in presenza dell'Essere di Luce: PURO AMORE che pervade ogni cosa, come se tutti i cinque sensi terreni fossero stati immersi nell' Amore. Egli è presente in ogni luogo, ed è onnipotente. La mia coscienza si sentiva fusa con la coscienza suprema primordiale e subito cominciai a comunicare, CON ESSA ED IN ESSA.
Quanto più ero vicino, o quanto più sono diventato connesso con l'Essere di Luce, tanto più chiara e più intensa diventava la forza del canto. Il suono che ho sentito era 'ONG' e non l'ho capito in quel momento, ma
che ho poi imparato essere una forma primordiale di 'OM' insegnato dallo Yoga Kundalini. La Luce mi disse che non era il mio momento di lasciare la Terra. Tutto sarebbe andato bene, ma la mia strada ora sarebbe stata diventare un guaritore.
Mi venne anche detto che avrei dovuto lasciare l' anestesiologia ed il materialismo dietro di me. "Ora è il momento di essere un guaritore dell'anima, specialmente delle malattie dell'anima, dell'energia del corpo, delle dipendenze, della depressione, del dolore cronico e del cancro."
Mi disse che questo era il motivo per cui avevo bisogno di sperimentare le malattie che mi avevano colpito, in modo che potessi provare empatia per gli altri, solo così avrei saputo come ci si sente ad essere nei loro panni. L'Essere di Luce mi fece intravedere il mio futuro: scrivere libri, parlare al pubblico, aiutando così molte persone.
Questa fu una completa rivelazione per me. Ero un anestesista che parlava a malapena coi suoi pazienti e mi era piaciuto fare così. In realtà avevo sempre sofferto di una forte ansia nel parlare in pubblico e l' evitavo a tutti i costi. Per le mie inclinazioni, avrei volentieri continuato a fare l'anestesista: era la mia passione ed ero stato molto bravo a farlo. Non ho mai interagito molto con i malati, ma ero l'anestesista più richiesto nella zona dove avevo vissuto e lavorato. Il mio lavoro mi aveva offerto uno stile di vita che amavo ed in cui mi piaceva identificarmi.
Anche se non ero mai stato un uomo compassionevole, ero molto benestante e fino ad allora, mi ero crogiolato in questo mio stato. Ho amato il mio lavoro, la mia reputazione e il conforto materiale che mi ha dato. Se fosse stato per me, non avrei mai abbandonato la mia posizione ed il mio prestigio, ma a quel punto
mi veniva ordinato direttamente da questo magnifico, estremamente amorevole, intelligente e gentile Essere di Luce che il mio comportamento doveva cambiare.
Mi era stata data indietro la mia vita solo per viverla in modo diverso. Non sentivo ansia nè resistenza a fare ciò che mi era stato detto e mostrato di fare: come avrei potuto? Ero in un luogo rassicurante fatto di Amore Puro ed Incondizionato e tutto quello che potevo sentire era profonda gioia e pace interiore. Così accettai quel che mi era stato indicato di fare con amore tacito e profondo.
Come ebbi accettato ciò che l'Essere di Luce mi stava mostrando, alcune parole sembrarono lampeggiare nel cielo sopra di me; "Un Corso in Miracoli." In quel momento, non avevo idea di cosa significassero quelle parole, ma poi ho scoperto che questo è il titolo d'un libro spirituale molto popolare scritto da Marianne Williamson, in cui i temi dell'amore e del perdono sono insegnati con intelligenza e passione. Infine, mi resi conto, con ogni fibra del mio essere, che la mia vita terrena m'era stata data indietro, così avrei potuto aiutare gli altri che erano affetti da dolore cronico, dipendenza e depressione.
Il mio ricordo successivo fu di trovarmi nella sala di risveglio. Un'infermiera era lì, non c'era la mia famiglia, ma dopo una mezz'ora erano tutti lì per vedermi. Nei giorni a venire, la velocità della mia guarigione fu a dir poco miracolosa. Con grande meraviglia del personale medico, sepsi ed infezioni erano del tutto guarite in 72 ore e così venni dimesso. In pochi giorni, l'infiammazione ed il dolore della regione pelvica rapidamente diminuirono, per poi sparire del tutto nei mesi successivi.
Incredibilmente, tre settimane dopo essere stato dimesso, rassegnai le mie dimissioni da Anestesista e non tornai più nell'ambiente ospedaliero. Come risultato di questa esperienza, tutto il mio mondo era cambiato molto rapidamente e così per tutta la mia famiglia: decidemmo di passare da una villa di 10.000 metri quadrati ad una casa molto modesta ed iniziai a fare volontariato e cercare nuove opportunità di svolgere servizi disinteressati per gli altri, ogni giorno. Passai dal guidare una Mercedes ad un ibrido Toyota.
Dopo questa visita ad un'altra dimensione, la depressione che aveva rovinato la mia vita per anni era sparita
e così anche la mia dipendenza dai farmaci per il dolore."