In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

Anonimo 35 anni alcolizzato

Passavo da un coma all 'altro. A un certo punto il dolore dell'operazione, di tutti i tubi, drenaggi e cateteri che avevo divenne così grande che non potei più continuare a lottare. Non riuscivo a parlare. 

Giacevo a letto e improvvisamente mi trovai fuori da me stesso. Ero all 'altezza del soffitto e guardavo in giù, verso quel corpo fragile e magro, rendendomi conto per la prima volta di quanto fossi malato. 

Poi l'ambiente cominciò a diventare sempre più scuro: era come una assenza, una mancanza di tutto ciò che è vita, di tutto ciò che è luce. Mi sentivo prigioniero dell'oscurità come se fossi oppresso da un peso. Era esattamente lo stato che da bambino avevo imparato a definire "inferno".

Subito prima che l'oscurità fosse completa, rividi tutta la mia vita. Vidi prevalentemente cose deludenti. Era tutto molto veloce. Notai che non erano importanti le singole scene, ma il fatto che mi rendessi conto di quale spreco era stato. Poi nell 'oscurità cominciarono a stagliarsi delle figure, ombre di esseri umani, e sentii rumore di catene. 

Mi colse una tremenda paura. Pensai che fossero i miei antenati che venivano a prendermi, ma io non volevo andare con loro. Ed ecco che all 'improvviso vidi accendersi una piccola luce, come la fiammella di una candela di compleanno. 

Qualcuno mi disse che non dovevo guardare verso il buio, ma verso quella piccola luce. E io dissi: "Dio, io sono disposto ad andare, se tu lo vuoi, ma ho condotto una vita cosi inutile che vorrei avere ancora la possibilità di mettere le cose a posto... " e a questo punto ci fu come una sciabolata di luce e tutto l'ambiente divenne luminoso.

lo mi ritrovai nel mio corpo e sentii i medici e le infermiere dire: “E vivo!