In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

POSTFAZIONE


La raccolta di esperienze di peri-morte (o più precisamente di "vera" morte come analizzato dal primo studio scientifico di Pim van Lommel, il cardiologo olandese più esperto di questo "fenomeno" a livello mondiale: "Coscienza oltre la vita - La scienza delle esperienze di premorte"), le ho selezionate da libri e siti internet cercando di scegliere quelle con il maggiore riscontro oggettivo (per esempio, ciechi dalla nascita che hanno visto e descritto tutto quello che avveniva in sala operatoria intorno al proprio corpo; oppure visto ambienti da angolazioni possibili solo da un corpo in movimento e fluttuante; o pensieri di infermiere, chirurghi, mogli, parenti etc.) tutte esperienze facilmente comprovabili.

Non mi sono quindi dilungato sul "dimostrare" la veridicità di tali esperienze, lasciando al lettore questo compito. Credo che una lettura complessiva a mente aperta di tutte queste esperienze possa indurre nel lettore le stesse sensazioni che ho provato personalmente, nel mettere insieme questo sito.

Le sintetizzo: esiste l'aldilà in maniera vera, concreta e fantastica. Come cattolico, ho sempre avuto una idea dell'aldilà di tipo tradizionale: l'anima, puro spirito evanescente, si allontana in attesa che il corpo risorga al momento del Giudizio Universale. Non è così. È molto più bello.

Noi siamo la nostra coscienza che è esistita prima dell’esperienza terrena ed esisterà dopo. Il corpo ne è un vestito temporaneo. Scegliamo noi di vivere l’esperienza terrena e il come viverla. Lo facciamo o per crescere spiritualmente noi stessi oppure per aiutare gli altri. Non mi scandalizza più il concetto di reincarnazione, strumento volontario delle coscienze per progredire, attraverso ogni esperienza terrena, verso la perfezione di Dio.

Rimane intatto il Libero Arbitrio, nel senso che, anche se abbiamo previsto un certo programma terreno di massima, tuttavia esistono sempre dei bivi che richiedono la nostra scelta, soprattutto morale.

La nostra coscienza ha tutto di noi. Memoria, carattere, gusti, attitudini, desideri, capacità: la nostra coscienza ha tutto quello che abbiamo nell’esperienza terrena anche se la sua completa pienezza la raggiunge quando ci liberiamo del corpo.

Il giudizio nella rivisitazione della nostra vita, non è mai un processo; non vengono usati parametri secondo il nostro concetto di bene e male, ma è un delicato insegnamento per il futuro. Quello che di bene o di male abbiamo fatto lo riviviamo nel nostro intimo, percependo anche, se non soprattutto, con gioia o con dolore secondo i casi, quello che la nostra azione ha generato nelle persone che l’hanno subita. Noi riviviamo gli effetti delle nostre azioni “dall’altra parte”, dalla parte cioè di chi le ha subite. 

Non viene mai chiesto il nostro censo; chi siamo stati, quali onori o glorie abbiamo ottenuto in terra, lauree, macchine, carte di credito, o cosa abbiamo fatto di bello; ma solo una semplice domanda: “cosa hai fatto per gli altri”?

Dio c’è. Luce, spirito avvolgente, amore profondo, concreto, mai sperimentato sulla terra. L'amore di Dio è incondizionato, chiunque siamo, qualunque cosa abbiamo fatto. Dio non abbandona nessuno; la sua pazienza infinita aspetta di liberare le coscienze che sono ancora nel buio, appena ne riscontra un piccolissimo barlume di pentimento, o di rimorso, o desiderio di non aver vissuto una vita così solo per sè stesso, o di un granello di spiritualità.

Le NDE hanno cambiato profondamente, come visto, chi le ha sperimentate. Non aspettiamo di avere anche noi una NDE per imboccare la via del cambiamento, ovvero utilizzare l'opportunità della vita per il cammino terreno verso il nostro amore incondizionato, l'amore senza i "se..". Non facciamoci trovare impreparati. Un "ritornato" ha pregato tutti i suoi vecchi amici di fare, durante la loro vita, almeno un singolo gesto d'amore senza condizioni. Potrebbe essere sufficiente.


Maurizio