In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1988 Ex cecchino


COSA SUCCEDE A CHI UCCIDE UN ALTRO UOMO

Al nostro recente meeting dello IANDS di Seattle, abbiamo avuto come ospite un pilota in pensione dell'Aviazione Americana, un uomo di colore che ci ha raccontato la sua esperienza di premorte avvenuta nel 1988. Egli sperimentò una rivisitazione della sua vita, incluso il dover provare tutto ciò che coloro che gli erano stati intorno avevano subìto a causa delle scelte, buone o cattive che aveva fatto. 

Nulla fu trascurato; ma egli era stato un uomo abbastanza retto in questa vita, per cui il risultato finale della sua esperienza non fu terrificante. Quando chiese all'Essere Celestiale che stava al suo fianco, se avesse mai fatto qualcosa di male, l'Entità gli mostrò due grossi "specchi", posti l'uno di fronte all'altro, le cui immagini si riflettevano reciprocamente, all'infinito, divenendo via via più indistinte. 

Capì immediatamente che ogni immagine riflessa si riferiva ad una vita precedente: più erano lontane e sfumate, più antiche e lontane nel tempo erano quelle esistenze che gli venivano mostrate. Ad un certo punto si sentì come risucchiato dall'immagine più vicina presente nello specchio alla sua destra (si trattava evidentemente della sua vita terrena più recente, essendo nato nel '54, mentre la Guerra in Corea é cessata nel '53). 

Scoprì di essere stato (in quella reincarnazione), un cecchino dell'esercito Americano e si vide nell'atto di scaricare l'intero caricatore del suo mitra M1 contro un Ufficiale Coreano, che non si era accorto della sua presenza. Il poveretto stava semplicemente guardando le foto della moglie e dei figli quando la raffica di proiettili lo raggiunse, uccidendolo sul colpo: quando stramazzò al suolo, stringeva ancora in mano quelle foto. 

La sua successiva sensazione fu l'esperienza diretta, ed in ogni dettaglio, del dolore provato durante tutta la loro vita dalla moglie e dai figli dell'Ufficiale ucciso e di ogni altro effetto che quell'assassinio aveva creato. Fu terribilmente difficile, per la persona che ora é, accettare che in un'altra vita avesse potuto causare tanto dolore. Capì il motivo per cui non ricordiamo queste esistenze passate: il senso di colpa derivante da una totale conoscenza dei nostri atti malvagi, ci distruggerebbe!

Gli fu spiegato che questa rivisitazione critica delle vite precedenti é obbligatoria per tutti coloro che muoiono, che ognuno deve sperimentare sulla propria pelle le conseguenze delle proprie azioni. (Molti racconti simili sono stati riportati da altre persone "tornate indietro", sebbene non da tutti).

Tutto ciò, ovvero tornare indietro a riesaminare criticamente le precedenti esperienze, serve a provare che abbiamo imparato dai nostri errori e quindi capirne il significato, per non "cadere più negli stessi peccati". Ciò é garantito dal fatto che ci troveremo dall'altra parte, a provare su noi stessi le altrui pene ed emozioni.