In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1932 Arthur Yensen


Arthur Yensen ebbe la sua NDE nel 1932. Disegnatore di fumetti, aveva creato un personaggio -Willie Wispo- un barbone come tantissimi altri a causa della crisi economica del '29, quando i disoccupati Americani avevano raggiunto la cifra record di sedici milioni.

Per studiare meglio il suo personaggio, finse di essere un clochard e cominciò a girare in autostop. Fu proprio durante uno di questi viaggi, che venne coinvolto in un gravissimo incidente stradale: il giovane guidatore di una cabriolet perse il controllo a causa dell'eccessiva velocità sulla strada che porta a Winnipeg ed entrambi furono catapultati fuori dall'abitacolo, ma mentre l'autista ne usciva quasi illeso, Yensen sbatteva violentemente al suolo perdendo immediatamente coscienza. Il suo libro "Ho visto il Paradiso fu pubblicato oltre vent'anni dopo la sua NDE (nel 1955), perchè a quei tempi nessuno voleva ascoltare una storia così fuori dai canonici insegnamenti religiosi sulla morte e sull'Aldilà. 

"Mi sentii come se mi fossi liberato dal corpo.... Credendo che "io" ero il mio corpo, sapevo istintivamente che separandomene, sarei morto! Il mio corpo ed il mio spirito continuarono a separarsi, finchè avvertii un breve ma acuto dolore al cuore, come se si squarciasse, poi lentamente e dolcemente, uscii fuori dalla sommità del capo.

Gradualmente la visione del mondo intorno a me cominciò a svanire, mentre un nuovo mondo, più bello ed al di là di ogni immaginazione, cominciava ad apparire. Per qualche decina di secondi potei vedere entrambe le realtà, poi quel regno di luce divenne sempre più brillante e mi ritrovai in un bellissimo luogo, dominato da due alte montagne innevate, simili al Fusjiyama, in riva ad un lago. L'aria era talmente limpida che, pur essendo ad oltre venti chilometri di distanza, potevo vedere la rigogliosa vegetazione che cresceva sui fianchi dei monti, fino a distinguerne foglie ed i fiori: la mia vista era diventata almeno 100 volte più acuta! "

Dopo il suo arrivo, Yensen incontrò diversi "abitanti" dell'Aldilà, uomini e donne che lo accolsero cantando e ballando e gli diedero il benvenuto nel mondo dei "defunti", precisando che anche loro, un tempo, avevano vissuto sulla terra. Tutti erano giovani, fa i 20 ed i 30 anni ed erano bellissimi e felici ed il più bello ed autorevole di loro, gli spiegò che in quel bellissimo lago che dominava il paesaggio, avrebbe potuto farsi il bagno e nuotare, uscendone poi perfettamente asciutto. Un altro gli stava dicendo che avrebbe potuto correre, saltare e cantare senza mai stancarsi nè annoiarsi, quando Yensen si rese conto che quel posto gli era familiare, come se fosse casa sua. Ricordò cosa ci fosse dietro quelle montagne e capì che quella era davvero casa sua e capì che sulla terra era stato solo un visitatore, uno straniero disadattato ed ammalato di
nostalgia!

"Grazie a Dio sono di nuovo qui -esclamò- e questa volta ci voglio restare!" Quindi, il più anziano del gruppo, che sembrava un dio Greco, continuò a spiegargli che lì tutto è puro, dato che niente si degrada, nè gli elementi si mescolano fra loro come accade sulla terra. Tutto è controllato dalla onnipresente "Vibrazione Principale" (VP) che blocca l'entropìa ed ecco perchè il Paradiso è eterno. Yensen, che ormai si sentiva totalmente felice e pieno d'amore per tutti, chiese alla sua guida come fosse possibile. 

Gli fu risposto che i pensieri sono vibrazioni controllate dalla frequenza fondamentale che neutralizza tutte le negatività e permette di esprimerne solo di positivi come amore, libertà e felicità. Dopo la morte, la gente va a far parte di gruppi omogenei, in base ai ritmi delle vibrazioni personali. Se c'è una piccola parte di disarmonia, essa viene eliminata, ma chi in vita è stato "cattivo", va in un luogo consono al suo modo di pensare, dove solo i pensieri negativi possono esistere.

Se tali spiriti "bassi" cercassero di "salire" colà, verrebbero annichiliti dalla "Vibrazione Principale". Nell'Aldilà, insomma, ognuno vive in una sorta d'Inferno o di Paradiso che si è preparato già durante l'esistenza terrena .
"Se si getta un sasso dentro una trebbiatrice -continuò la guida- esso viene scartato non perchè è "buono" o "cattivo", ma a causa del suo peso e della sua forma: nessuno ti manda da nessuna parte, sei tu che ti selezioni in base alle vibrazioni -alte o basse- della tua anima. 

Finchè si è sulla terra, bisogna dunque sviluppare l'amore incondizionato e l'altruismo, non si viene qui grazie alle 'buone azioni', nè per l'appartenenza a questo o quel credo religioso, ma semplicemente perchè si è in armonia con questo luogo: è chi sei davvero tu, quel che conta!" 

La mente di Yensen era diventata improvvisamente limpida e cristallina e si rese conto di possedere una conoscenza infinita, sì da comprendere appieno le finalità della vita. Quelli che noi chiamiamo problemi, non sono altro che il sistema naturale per imparare e se solo sapessimo apprendere dalle altrui "lezioni", saremmo in grado di evitare la maggior parte dei nostri guai terreni.

Proprio mentre sperimentava questa sorta di estasi, uno degli Spiriti gli annunziò che doveva tornare indietro. A nulla valsero le sue proteste, ma gli fu preannunziato che aveva un importante lavoro da portare a termine sulla terra, in un momento di grave confusione e destabilizzazione.

Molti lettori del suo libro hanno posto diverse domande a Yensen, riassumiamo qui quelle più interessanti, a
riprova che la sua missione, pur essendo tornato definitivamente a Casa nel 1992, alla veneranda età di 94
anni, continua ancora oggi.....


D.) Ci puoi parlare del Paradiso?
R.) E' difficile descriverlo con parole terrene, perchè va al di là della nostra immaginazione. Comunque, il Paradiso che ho visitato, è contraddistinto da un' intensa sensazione di bellezza totale con prati lussureggianti, acque cristalline e musica che pervade tutto l'ambiente e tutto ciò è dovuto alla VP. Per quel che ne so, è la casa definitiva di ogni spirito. Non è un luogo di riposo, come tante persone noiose lo dipingono, ed i suoi abitanti sono felici ed ingenui come fanciulli. In un luogo dove tutti si amano l'un l'altro, non esistono inibizioni ed ognuno fa esattamente ciò che più gli aggrada, dato che solo la parte migliore di ognuno di noi sopravvive, consentendo una libertà ed una felicità inimmaginabili sulla terra dove invece, essendo chi più e chi meno cattivo, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e limitazioni per mantenere l'ordine.


D.) Cosa ci sai dire dell'Inferno?
R.) Non molto, ho solo sentito dire che è un posto gelido. Sappiamo che il calore è causato da molecole in agitazione, mentre il freddo è dovuto alla mancanza di movimento, ebbene anche l'amore è una vibrazione tumultuosa dell'anima mentre l'avversione è una vibrazione più lenta, bassa. L'amore totale è Dio, l'odio, l'avversione totale per il prossimo è morte, è l'annichilimento dello spirito. La temperatura in Paradiso è perfetta, nè caldo nè freddo, mentre un tizio che mi ha detto di esser stato all'inferno per tre settimane, lo ha descritto come un luogo buio, malsano, gelido e spaventoso, un posto dove ognuno conserva i suoi desideri terreni, senza poterli soddisfare. Il goloso, per esempio, non può mangiare perchè non ha più un corpo fisico, l'alcoolizato non può bere per lo stesso motivo, nè il drogato può trovare una dose. Il taccagno non può difendere i suoi soldi ed il sessuomane, che non conosce l'amore, non può soddisfare la sua libidine; l'Inferno è davvero un inferno per tutti coloro che vivono solo per soddisfare i propri egoistici desideri. Senza corpo fisico, i sentimenti negativi si intensificano e gli spiriti cercano inutilmente di nascondersi ai loro nemici, la loro unica speranza è reincarnarsi. Sfortunatamente però, se lo fanno, spesso possono dimenticare i tormenti patiti all'Inferno e possono tornare a vivere in modo sbagliato, non una ma tante volte, fin quando ritrovano la via della salvezza. Molti hanno bisogno di un "salvatore" perchè incapaci di aiutarsi da soli e forse proprio a costoro si rivolse Gesù quando disse: " Io non sono venuto a chiedere il pentimento ai giusti, ma ai peccatori".

D.) Cosa sai dirci su successo e fallimento?
R.) Siamo venuti su questo mondo per avere problemi e per imparare a risolverli, ma purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta della propria sfortuna passando la sua esistenza inseguendo il piacere, la fama ed
il denaro. Poi muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale e così sprecano una vita dopo l'altra. Sia ben chiaro che tutto ciò che ci portiamo dietro è il nostro carattere, il nostro spirito e le nostre capacità individuali, dato che dovremo vivere insieme a persone simili a noi. Ne consegue che il successo più grande è salire ai livelli spirituali più alti, mentre il peggior fallimento sarebbe odiare noi stessi aldi là della vita, ammesso che sia possibile.

D.) Hai visto Dio?
R.) No, non ho visto Dio, nè Gesù Cristo, nè ho sentito parlare della Salvezza, tuttavia ritengo che la Vibrazione Principale sia parte di Dio, perchè controlla tutto l'universo, salvo le menti dei malvagi della terra. Per capire Dio, credo che bisognerebbe esser grandi almeno quanto Lui o quanto Gesù. Per salvarsi è sufficiente amare in maniera altruistica sì da far elevare le proprie vibrazioni a sufficienza per diventare adatti al Paradiso.

D.) Cos'è il peccato?
R.) Peccato è tutto ciò che ostacola la crescita spirituale. I tre grandi peccati sono: non imparare dall'esperienza, trasformare la leadership in tirannia e trasformare l'egoismo in cupidigia. Dovremmo evitare l'avidità, la tirannia, la paura, le preoccupazioni inutili, l'ira, l'odio, la gelosia e soprattutto i sensi di colpa. Questo basta a metterci in sintonia con gli Spiriti superiori (gli Angeli Custodi), con Dio e con l'Universo. Il peccato è qualsiasi cosa che interrompe questo contatto. Quando ci sentiamo in colpa, ci vergogniamo di affrontare lo Spirito Universale e costruiamo barriere per nasconderci, ma senza la sua guida, diventiamo come bambini persi nel buio e non ci resta che chiedere aiuto, dopo esserci liberati dei nostri sensi di colpa.

D.) Ci spieghi la Trinità?
R.) Dio è ovviamente il Padre, creatore dell'Universo, mentre il Figlio è Gesù che ha raggiunto una totale unità con Dio, che è poi anche il nostro obiettivo finale. Lo Spirito Santo potrebbe essere la "Vibrazione Pricipale" che fluisce in noi liberamente se non opponiamo resistenza all'Amore Incondizionato.

D.) Credi nel diavolo?
R.) No, ma se ne esiste uno, è stato un angelo abbastanza sciocco da combattere contro Dio; è come se noi
volessimo impedire al sole di sorgere. Cedo che il diavolo sia piuttosto una figura mitologica inventata dagli uomini a mò di capro espiatorio per giustificare i propri misfatti, anzichè assumersene la responsabilità. Esistono tuttavia spiriti legati al mondo terreno, spiriti dalle vibrazioni molto basse, che ci influenzano con la telepatia. Essi possono essere allontanati dall'Amore Incondizionato o cacciati via da Spiriti Superiori, come Gesù. Gli uccelli dalle stesse piume volano via insieme, dice un antico proverbio, e l'unico modo per disfarsi del "diavolo" è non essere simile a lui.

D.) Credi alla predestinazione ed al libero arbitrio?
R.) In entrambi. Dato che mi hanno detto che avevo un destino, perchè non dovrebbero averlo anche gli altri? Ovviamente il nostro cervello può conoscere solo quel che vi abbiamo memorizzato, ma il nostro Superspirito sa tutto di noi. E' questo il motivo per cui Loro cercano di guidarci e mantenerci nei nostri corpi fino all'ultimo, proprio come cerchiamo di restare nelle nostre auto finchè il viaggio non è finito, sebbene siamo liberissimi di ubriacarci ed andarci a schiantare contro un palo.

D.) Cosa hai da dire in merito ai preconcetti sull'Aldilà?
R.) Che non cambiano affatto nell'Aldilà. Supponete che si abbia il preconcetto che dopo la morte si dorme fino al giorno del giudizio. Bene quello spirito dormirebbe per secoli, mentre chi è libero da simili idee preconcette, si adatterebbe subito alla nuova realtà. Purtroppo i dogmi sono necessari alle religioni ma ognuno è libero di accettarli o meno.

D.) Cos'è il Karma?
R.) Il Karma è l'insieme delle nostre azioni - buone o cattive - che determinano il nostro destino. Lo scopo del Karma é forzarci ad imparare la nostra lezione, che lo vogliamo o no. Attraverso diverse esistenze, decidiamo con l'aiuto delle Guide, cosa è meglio per la nostra evoluzione e quanto Karma dovremo bilanciare. Se -per esempio- abbiamo torturato gli animali o gli esseri umani, probabilmente ci sentiremo in dovere di vivere una reincarnazione in cui altri abuseranno di noi, sì da capire il dolore che abbiamo causato in precedenti esistenze. L'unico modo per aggirare il Karma è sviluppare un amore incondizionato tanto grande da annullarlo.

D.) Credi nella Reincarnazione?
R.) Certamente! La Reincarnazione spiega un sacco di cose che sarebbe difficile giustificare in un altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che tutti abbiamo vissuto e siamo morti diverse volte e che non ricordiamo nulla, perchè tali ricordi non vengono trasferiti nel cervello, alla nascita. Solo ciò che abbiamo imparato in passato rimane e questo spiega perchè ci sono cose più semplici da imparare rispetto ad altre. Mozart, per esempio, non ebbe bisogno di studiare la musica, perchè la conosceva già. Dopo ogni rinascita, siamo "ripuliti" da tutti i pregiudizi passati e siamo pronti a ricominciare daccapo. Una volta progrediti abbastanza, non sentiamo più il bisogno di tornare sulla terra, salvo che come volontari per aiutare chi si sta perdendo. Come saprete, la chiesa Cattolica cancellò ogni riferimento alla Reincarnazione durante il Medioevo, onde controllare meglio i fedeli con la paura dell'eterna dannazione, ma non vi riuscirono appieno.

D.)Cosa pensi di Gesù e della Redenzione?
R.) Egli è un Grandissimo Spirito che ci ha aiutati ad accelerare il nostro lento progresso spirituale, insegnandoci ad amare in modo incondizionato. Sebbene i suoi insegnamenti apparvero subito tanto importanti ai suoi seguaci da volerlo eleggere Re dei Giudei, il potere politico decise di eliminarlo perchè pericoloso per i suoi interessi. Così facendo, si dettero letteralmente la zappa sui piedi, i discepoli credettero alla resurrezione e lo proclamarono Figlio di Dio. Così nacque il Cristianesimo. Il suo sacrificio fu trasformato in una forma di espiazione vicariante per tutti i peccati dell'umanità, salvando la vita di tante bestie che venivano sgozzate per far piacere a Dio. Ma se questa idea poteva andar bene 2000 anni fa, oggi è un nonsenso. Supponi che io sia Dio e che che tu, per farmi un piacere, sacrificassi tuo figlio...io ne sarei inorridito! Nè sgozzare un agnello cambierebbe le cose: io nelle vesti di Dio ti farei nascere agnello per subire lo stesso trattamento! Se invece regalassi un bouquet di fiori a tua moglie, Dio ti amerebbe per questo gesto d'amore.

D. Credi nella resurrezione dei morti?
R.) Non credo proprio che avremo bisogno di un corpo fisico nell'Aldilà, gli Spiriti che ho incontrato ne avevano uno altrettanto efficiente e dotato di capacità ben al di sopra di questo che indossiamo sulla terra.