In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1964 Klavdia Ustiujanina


Nel 1964, tutta la stampa della regione di Altai, nell'estremo nord della Russia, riportò un evento miracoloso: una donna di 40 anni, nella città di Barnaul, era morta e risorta dopo tre giorni. Klavdia Ustiujanina era una donna semplice, che aveva vissuto una vita tormentata. Raggiunta l'età di 40 anni, fu colpita da un altro castigo: un carcinoma pancreatico avanzato. I medici non le diedero alcuna possibilità di sopravvivenza, ma il Prof. Israele Neimark Isaev, un chirurgo di fama ed uomo eccezionale, non si lasciò intimidire da questa malattia mortale e decise che la paziente doveva essere operata immediatamente, chiedendo l'intervento di alcuni colleghi con una vasta esperienza. Quando venne aperto l'addome, i medici si resero conto che la donna era un cadavere ambulante: tutti gli organi interni erano stati "mangiati" dal cancro! Durante l'intervento, il cuore della paziente si fermò e, nonostante tutti gli sforzi, i medici non furono in grado di farla rivivere.

Il Professor Neimark si asciugò il sudore della fronte e sussurrò: "Cacciatemi fuori di qui questo cadavere!" Il corpo senza vita venne portato all'obitorio dell'ospedale, dove rimase per tre giorni fino a che i parenti non vennero a prenderlo per la sepoltura. Qui avvenne l'incredibile: gli infermieri scoprirono che la donna mostrava chiari segni di vita! Sotto i loro occhi terrorizzati, Klavdia iniziò a muoversi, aprì gli occhi e la bocca, cercando di articolare qualcosa. L'intero ospedale venne allertato ed i medici iniziarono a praticare la rianimazione. Era davvero un miracolo! Morta per tre giorni e poi tornata in vita! Dopo che Klavdia ebbe recuperato completamente i sensi, raccontò tutto quello che le era successo durante la morte.

La sua testimonianza lasciò storditi sia la famiglia che l'intero team di medici. Ecco quanto riferiscono i giornali dell'epoca: "Quando morii, sentivo la mia anima fuori dal corpo, ma improvvisamente ho visto quel corpo disteso sul tavolo operatorio. Sapevo d'esser morta ma ciò non mi causava alcuna emozione, come se avessi visto un oggetto e non il mio corpo. Potevo vedere e sentire come i medici si sforzassero duramente per farmi riprendere coscienza. 

Improvvisamente, mi sono trovata in un altro mondo dove non c'erano case, gente, animali: nulla mi era familiare. Un viottolo che si estendeva in un campo con un prato verde, un percorso non largo nè stretto, la cui fine si perdeva in lontananza. Non ho visto il sole, ma tutto era pervaso da una luce splendida. Senti che non ero sulla Terra, e venni presa da un enorme desiderio di scoprire dove fossi. 

Alla mia sinistra c'era un cancello enorme, splendente come un sole abbagliante, che mi ricordava la porta della chiesa del mio villaggio. Quando guardai a destra, vidi una donna che si stava dirigendo verso di me; era alta, la testa coperta con un sobrio mantello, indossava una lunga veste simile ad una veste monastica.

Quando i suoi piedi toccavano il suolo, l'erba si piegava sotto il peso dei suoi passi, ma quando li alzava, l'erba tornava a disporsi in fili rettilinei, come se niente l'avesse schiacciata. Ora so che la donna era il mio Angelo Custode. Venendo alla mia destra, esclamò: "Devi inviarla indietro! Il suo tempo non è ancora arrivato! ". Poi mi sono svegliata nel mio corpo all'obitorio".

Ma il miracolo non finisce qui! Sembra che durante la sua morte clinica, Klavdia sia stata completamente guarita dal cancro! Come prova, rimane la relazione completa stilata dal medico che la seguiva, documento che è venuto alla luce dopo il crollo del Comunismo, quando alcuni dei file sono stati declassificati dal KGB e resi pubblici.