In Cielo e Ritorno

NDE:Esperienze di morte e ritorno in vita

I N D I C E

1994 Tony Cicoria


Non si è mai troppo vecchi per iniziare a suonare il pianoforte, almeno se lo si fa per hobby e, come la storia straordinaria di Tony Cicoria dimostra, è possibile iniziare a 42 anni per giungere in poco tempo a comporre musica ad un livello quasi professionale. C'è però un piccolo problema col metodo usato dal Dr.Cicoria: bisogna essere stati prima colpiti da un fulmine.....  La storia è iniziato un giorno del 1994, quando l'uomo in questione, un Chirurgo Ortopedico che vive e lavora nello stato di New York, aveva chiamato sua madre da un telefono pubblico. 

Non aveva ancora finita la conversazione, quando scoppiò una forte una tempesta. Cicoria aveva ancora in mano il telefono e stava per riagganciarlo, quando un fulmine si scaricò attraverso il ricevitore e lo colpì in faccia. Ciò che seguì fu una esperienza classica di pre-morte, con supplementi imprevedibili.

In primo luogo vide il proprio corpo dall'alto e questo è un classico per chi ha avuto esperienze di NDE. Tutti infatti si trovano ad osservare gli eventi da due o tre metri d'altezza. Guardando in giù verso se stesso, Cicoria ricorda di aver pensato "Oh, accidenti. Sono morto!" Poi ha guardato verso una donna che era in coda per telefonare (un'infermiera professionale, per sua fortuna) che tentava di rianimarlo. 

Ha poi visto anche i suoi figli che giocavano tranquilli a casa ed ha avuto la certezza che sarebbe andato tutto bene anche senza di lui. Era circondato di luce "bianco-bluastra nel guardare alla sua vita con in evidenzia gli alti e bassi, in beata tranquillità. Si sentiva in "estasi pura". E poi "Slam!" Era di nuovo nel suo corpo, con un dolore bruciante in faccia ed al piede sinistro, punti in cui il fulmine era entrato ed uscito. Non si sentiva però molto grato nei confronti di quell'infermiera....

Le sue condizioni fisiche apparvero subito parzialmente misteriose per la mancanza apparente di danni cerebrali. Si sentì fiacco per un pò di tempo e soffrì di vuoti di memoria, ma nè una risonanza magnetica nè altri esami rivelarono nulla di grave, sicchè in poche settimane tornò a lavorare come chirurgo, con tutte le sue capacità intatte, compresa la memoria.

Il Dr. Cicoria ha però sviluppato forti sentimenti spirituali a seguito dell'incidente ma, fatto forse ancor più sorprendente, due mesi dopo, ha improvvisamente provato un insaziabile desiderio di ascoltare musica per pianoforte. Dapprima ha acquistato dischi di Chopin, poi a seguito d'una felice coincidenza, una baby-sitter gli ha chiesto se poteva tenere un pianoforte verticale in casa sua e così ha cominciato a suonare le composizioni originali che sentiva "girare" nella testa.

Va notato che Cicoria ha ricevuto da bambino un'educazione cattolica ed anche lezioni di pianoforte, ma erano state un fallimento, nè era mai stato molto praticante, mentre ora crede fermamente che la sua vita è stata salvata per uno scopo, e cioè la musica.

Per molti anni ha suonato e scritto ossessivamente, in tutte le ore libere dal lavoro, a partire dalle 4 del mattino, per riprendere la sera appena tornato a casa. Nel 2004 ebbe inoltre un incidente di moto che lo ha lasciato con gravi ferite, che però non hanno fermato il "torrente" di musica che, come disse Mozart, gli arriva "dal cielo". 

E' discutibile che i critici siano d'accordo su tale origine, ma se fino a poco tempo prima la musica era- secondo Sacks - "..un esercizio solitario, tra lui e la sua musa", la primavera scorsa, Cicoria ha fatto il suo debutto semi-pubblico durante un ritiro musicale per studenti, dilettanti di talento e giovani professionisti, suonando un brano di Chopin ed una sua composizione: Rhapsody Opus1. 

L'autore cita un pianista che ha partecipato lodando la grande passione ed il grande brio della performance del Dr.Cicoria, e aggiunge che ha suonato, se non come genio soprannaturale, almeno con abilità meritevoli, abilità sorprendenti per qualcuno che, praticamente privo di studi accademici, ha imparato a 42 anni d'età ". 

Sacks mantiene una distanza professionale dal caso con l'aiuto di frasi come questa: "Ci sono prove che gli aspetti visuo-spaziali e vestibolare di esperienze fuori dal corpo sono legati alla disturbata funzione della corteccia cerebrale, in particolare nella regione giunzionale tra i lobi temporali e parietali... " 

Rispettando il diritto del dottor Cicoria di considerare la sua ispirazione d'origine spirituale, Sacks esprime la sua convinzione personale che anche stati d'animo esaltati devono avere "qualche correlazione fisiologica con l'attività neurale". Egli osserva inoltre che oggi vi sono analisi della funzione cerebrale molto più sofisticate che nel 1994. 

Sebbene il Dr. Cicoria fosse inizialmente d'accordo che forse valeva la pena indagare ulteriormente, ha poi cambiato idea, preferendo accettare il suo dono, per quanto misterioso possa essere, per quello che è.